Il Sindacato nazionale agenti ha inviato una lettera all’Ivass e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’innalzamento della soglia per il pagamento in contanti dall’attuale limite di 1.000 euro a 5.000 euro a partire dal 1° gennaio 2023 (secondo quanto proposto dalla Presidenza del Consiglio) interessa anche il settore assicurativo che, a questo punto, attende interventi da parte dell’Ivass.
Lo Sna ha ricordato, infatti, che l’elevazione di questo limite «non avrà un effetto diretto sui premi dei rami danni non auto, per i quali resta in vigore il limite di 750 euro previsto dall’articolo 54 del Regolamento 40/2018 dell’Ivass, né sui premi dei rami vita, per i quali sussiste un assoluto (quanto incomprensibile) divieto di pagamento in contanti dei premi».
Per questa ragione, il Sindacato di via Lanzone ha inviato una lettera ad Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e all’Ivass, auspicando che lo stesso istituto di vigilanza «provveda, in seguito alla conversione del decreto legge, all’incremento della soglia del contante per il pagamento di polizze assicurative rami vita e danni, consentendo un indubbio snellimento delle procedure burocratiche, divenute insostenibili per gli intermediari e maggiori facilitazioni di pagamento per i clienti, condizioni imprescindibili per far fronte all’attuale recessione economica e per permettere un primo indispensabile snellimento burocratico al settore della distribuzione assicurativa in Italia».
Fabio Sgroi
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