La contrazione rispetto allo stesso periodo del 2014 è dell’1,5%, ma in leggero miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti. Ramo auto a -5,4%, Altri rami danni a +2,9%.
Alla fine del terzo trimestre 2015 i premi totali del lavoro diretto italiano contabilizzati nel settore danni sono stati pari a 25,9 miliardi di euro, registrando una contrazione dell’1,5% rispetto al terzo trimestre del 2014, ma in leggero miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti (-1,8%). I dati, resi noti dall’Ania, si riferiscono alle imprese di assicurazione italiane, rappresentanze di imprese Ue ed extra Ue. (vedi tabella sotto, clicca sopra per ingrandire)
Il settore auto ha contabilizzato 13 miliardi di euro, in diminuzione del 5,4% sempre rispetto al terzo trimestre 2014. In particolare, il ramo Rc autoveicoli terrestri con una raccolta premi di 11,1 miliardi di euro, è risultato in calo del 6,8%. Si tratta della tredicesima variazione tendenziale negativa (a livello trimestrale) e di un trend che non si era mai registrato in questo ramo, per lo meno con variazioni negative così pronunciate e così prolungate. Da settembre 2012 a settembre 2015 i premi contabilizzati in questo ramo sono diminuiti complessivamente di quasi il 20% anche se si nota un rallentamento del tasso di variazione proprio nell’ultimo trimestre del 2015.
Ciò, rileva l’Ania, dipende dal fatto che la redditività tecnica del ramo ha iniziato a ridursi nel corso dell’anno, anche a causa di una lieve crescita delle frequenza sinistri che si è manifestata già nei primi mesi dell’anno, conseguenza sia di un aumento della circolazione stradale (effetto a sua volta dei deboli segnali della ripresa economica), sia di un aumento del parco dei veicoli circolanti/assicurati.
Il ramo corpi veicoli terrestri con 1.942 milioni di euro di raccolta premi alla fine del terzo trimestre 2015 e una crescita del 3,1% ha ulteriormente consolidato le variazioni positive già registrate alla fine del primo trimestre (+0,6%) e del secondo trimestre 2015 (+1,9%).
I premi contabilizzati degli altri rami danni sono risultati in crescita del 2,9% rispetto al terzo trimestre 2014, per un volume pari a 12,8 miliardi di euro. In particolare, i rami che risultano avere una crescita uguale o superiore alla media sono stati: perdite pecuniarie (540 milioni di euro; +2,9%), malattia (1.549 milioni; +4,9%), Rc generale (2.741 milioni; +5,3%), tutela legale (263 milioni; +7,1%), assistenza (477 milioni; +10,2%) e corpi veicoli marittimi (233 milioni; +17,6%). Hanno invece registrato una diminuzione dei premi contabilizzati rispetto al terzo trimestre 2014 i rami corpi veicoli ferroviari (3 milioni; -9,8%), Rc aeromobili (13 milioni; -9,3%), Rc veicoli marittimi (30 milioni; – 2,6%), cauzione (354 milioni; -2%) e altri danni ai beni (2.073 milioni; -0,6%).
Fabio Sgroi
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