Sei rappresentanze agenziali su otto hanno declinato l’invito di UnipolSai di approfondire attraverso specifici tavoli di lavoro la questione relativa agli adempimenti Agcm.
La maggioranza dei gruppi e delle associazioni degli agenti UnipolSai ritengono sia «inopportuno e dannoso per l’intero sistema mercato prendere parte a tavoli tecnici o di altro genere, in attesa dell’esito del confronto a livello nazionale, che purtroppo finora non si è potuto sviluppare, ma che rimane essenziale e non eludibile».
È quanto hanno precisato in una nota firmata da Gruppo agenti UnipolSai, Gruppo agenti La Fondiaria, Gruppo agenti Milano, Gruppo agenti Sai, Ius Associati e Milano assicurazioni gruppo agenti professionisti, in merito all’incontro convocato nella giornata di ieri a Bologna dalla direzione generale di UnipolSai, avente come oggetto Adempimenti Agcm – convocazione tavolo tecnico.
I sei gruppi agenti (presenti anche l’Aau – Associazione agenti UnipolSai e il Gaan – Gruppo aziendale agenti Navale, ma non hanno firmato il documento) si sono presentati all’appuntamento, ma hanno confermato integralmente quanto espresso nei precedenti comunicati del 12 febbraio e del 29 agosto 2014, e cioè che «la contrattazione collettiva nazionale continua a costituire il luogo normativo naturale di sistema di temi quali quelli delle indennità di risoluzione e della rivalsa, e che ogni altro tavolo indebolirebbe, in questo momento, ogni auspicabile sforzo di rilancio della trattativa di primo livello, evitando la quale non si farebbe che ritardare ulteriormente la ricerca delle soluzioni migliori per tutti».
Questa decisione da parte dei sei gruppi agenti rispetta posizioni e iniziative assunte dalle organizzazioni nazionali di categoria, anche in considerazione del ricorso pendente presso il Tar del Lazio e ancora «in attesa di valutazione di merito», relativo «ad alcuni degli impegni assunti dalle compagnie verso l’Agcm e nello specifico anche in opposizione all’impegno assunto da UnipolSai, da cui scaturisce la convocazione del tavolo tecnico in oggetto».
Fabio Sgroi
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