Il decimo rapporto “Sonar” ne ha analizzati 14: dal cambiamento climatico alle emissioni di carbonio dell’agricoltura, dalle criptovalute all’informatica quantistica.
Mentre il mondo affronta sfide “tradizionali” quali pandemia, guerra, turbolenze economiche e crollo della fiducia verso le istituzioni, continuano a emergere nuovi rischi. Il rapporto Sonar di Swiss Re, giunto alla sua decima edizione, ha provato a scrutare l’orizzonte alla ricerca dei rischi emergenti per il settore assicurativo. E ne ha analizzati 14 in ambito tecnologico, economico, sociale e ambientale.
Fra questi c’è per esempio lo scioglimento dei ghiacci che liberano antichi agenti patogeni. Già nel 1979 Swiss Re aveva evidenziato i pericoli derivanti dal cambiamento climatico. E nonostante il tema, dopo 40 anni, sia oggi conosciuto da tutti, il climate change produce effetti nuovi non noti. Il rapporto Sonar analizza, per esempio, come lo scongelamento del permafrost, che ricopre un quarto dell’emisfero settentrionale, potrebbe «danneggiare le infrastrutture e accelerare i disastri naturali, ma anche liberare agenti patogeni portatori in grado di scatenare malattie rimaste congelate per decadi».
Un altro rischio riguarda l’agricoltura, un’attività «particolarmente sensibile» al cambiamento climatico, un settore «che sta lottando per ridurre il proprio impatto ambientale». Le emissioni del settore agricolo rappresentano circa il 31% delle emissioni totali di carbonio prodotte dall’uomo. La sfida per l’agricoltura è «migliorare la produttività e nutrire un maggior numero di persone, riducendo al contempo le emissioni». Secondo Swiss Re il comparto assicurativo può svolgere un ruolo nell’accelerare l’adozione e la diffusione di modalità sostenibili di produzione agricola, offrendo «coperture adeguate e facilitando un’agricoltura rigenerativa e intelligente dal punto di vista climatico».
Un altro rischio è legato alle criptovalute, che secondo il rapporto «minano le fondamenta del sistema finanziario». Criptovalute come Bitcoin ed Ether hanno sfidato le valute convenzionali. Non solo. I token, aper esempio, consentono di acquistare copie digitali di beni reali, come opere d’arte o immobili. Possono essere poi oggetto di scambio e garantiscono ai proprietari accesso a beni, prodotti o servizi o perfino a parti di essi. Il rapporto ha fatto notare come oggi un amante dell’arte possa acquistare una frazione di un Picasso. «Proprietà fluida, sistema di tassazione e questioni normative pongono dunque gli assicuratori di fronte a nuove sfide. Ad esempio, alcuni asset crittografici sono implicitamente coperti dalle polizze property o cyber esistenti?».

Ci sono poi i rischi legati all’informatica quantistica, con la quale una nuova generazione di computer «è in procinto di svolgere compiti che vanno ben oltre la portata delle macchine attuali». Queste tecnologie intelligenti, sottolinea Swiss Re, «offrono vantaggi significativi (sofisticati modelli meteorologici, ricerche mediche avanzate e analisi finanziarie dettagliate), ma progressivamente aumenteranno le minacce per gli attuali protocolli di sicurezza informatica, potenzialmente violando le chiavi crittografiche standard utilizzate nelle comunicazioni on line e nel trasferimento dei dati».
“Pandemia, guerra, inflazione crescente e crisi climatica sono solo alcuni dei rischi evidenziati negli ultimi 10 anni dal rapporto Sonar che alla fine si sono concretizzati. Tuttavia, cercare e identificare nuovi rischi non significa fare previsioni, ma aumentare la consapevolezza che tali fenomeni possono avere sulla società e fare in modo ci si possa preparare di conseguenza”, ha commentato Patrick Raaflaub, chief risk officer di Swiss Re.
Fabio Sgroi
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