La pandemia lascerà il segno. Nella maggior parte dei mercati la ripresa è prevista dal 2021.
Secondo una stima di Allianz, contenuta nell’Allianz Global Insurance Report 2020, che tiene conto della pandemia mondiale, nel 2020 la raccolta premi globale dovrebbe ridursi del 3,8%, con il vita probabilmente più colpito rispetto ai danni, in contrazione rispettivamente del 4,4% e del 2,9%.
Secondo lo studio, l’impatto della pandemia sarà «tre volte più forte rispetto a quello provocato dalla crisi finanziaria globale del 2007-2009, quando la raccolta premi globale diminuì dell’1%». Rispetto al trend di crescita pre-Covid-19, la pandemia comporterà una riduzione della raccolta premi globale di circa 360 miliardi di euro, di cui 250 miliardi di euro nel vita e 110 miliardi di euro nei danni.
«Il 2020 è andato perduto a causa del virus, non c’è dubbio. Più interessante è la domanda su cosa dobbiamo attenderci dopo il Covid-19», afferma Ludovic Subran, chief economist di Allianz. «In sostanza vediamo tre tendenze, già in atto in precedenza, che nei prossimi anni accelereranno: la digitalizzazione dei modelli di business, il ruolo cruciale dei mercati dell’Asia e la crescente importanza della sostenibilità e dei criteri Esg (Environmental, Social and Governance). Mentre i player asiatici sono leader nelle tecnologie, i paesi europei sono in vantaggio sulle tematiche Esg. Ma il predominio nel business assicurativo globale sarà deciso in Asia. Le famiglie asiatiche emergeranno come consumatori di coperture assicurative di ultima istanza, facendo da traino alla domanda assicurativa globale».
Sempre nel 2020 la raccolta premi totale in Europa dovrebbe diminuire del 4,7%, con una contrazione del 4,8% nel vita e del 4,5% nei danni.
Le previsioni di Allianz indicano che la regione «tornerà a crescere nel 2021 ritornando ai livelli pre-pandemia nel 2022. Fino al 2030, l’Europa vedrà crescere i premi assicurativi a un tasso medio annuo del 2,2%, un po’ al di sopra della velocità media del decennio precedente, con trend di sviluppo più o meno alla stessa velocità nel vita e nei danni».
Fabio Sgroi
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