Fra gli obiettivi dello Sniass c’è anche quello di arrivare a «un Accordo quadro che regolamenti il rapporto di collaborazione A – E, normativo ed economico e soprattutto con un protocollo che coinvolga l’impresa a fare mantenere la collaborazione di E in caso di cessazione del rapporto di agenzia del proprio A», sottolinea il presidente Maurilio Traetto.
Lo Sniass, il Sindacato nazionale intermediari di assicurazione, si apre ai gruppi aziendali agenti. Nei giorni scorsi il presidente Maurilio Traetto (nella foto) ha scritto una lettera aperta a tutti i presidenti delle rappresentanze agenziali. Che cosa ha chiesto? Un incontro per dialogare e per ricercare una condivisione degli obiettivi. Da un lato gli iscritti alla sezione A del Rui, dall’altro gli E.
In sostanza, lo Sniass parte da una riflessione e cioè dal «momento di mercato di evidente difficoltà per tutti gli intermediari». Per questa ragione è «determinato a ricercare una normativa per gli intermediari E. Con le novità introdotte, da ultimo con la Legge 40 oggi con il Dl Sviluppo, con i nuovi criteri operativi determinati dalle regolamentazioni del Codice delle Assicurazioni, Sniass ora si rivolge a tutti gli iscritti al Rui», fa notare Traetto.
«Il problema è dell’intera categoria, pur nella specificità e nella diversità dei ruoli oggi determinati dalle diverse sezioni. La richiesta dal mercato, del consumatore, degli intermediari (tutti) e delle imprese, sarà possibile se costruita e ricercata nella sinergia di tutte le parti coinvolte, includendo anche gli organismi di controllo primi tra tutti l’Ivass, forze politiche e responsabili di Governo. Sniass», prosegue ancora la missiva di Traetto, «è certa che il nostro settore non può guardare ai soli confini nazionali, numerose sono le indicazioni della Comunità Europea in discussione o in via di recepimento e le stesse influenzeranno sempre più le strategie e le politiche aziendali e i rapporti tra gli intermediari. Riteniamo che il mercato si diriga sempre più verso “Intermediari Liberi”, che possano costruire con le società mandanti dei percorsi virtuosi di raccolta degli affari, dell’ottimizzazione della gestione, dell’equilibrio dei risultati tecnici e di una reale concreta risposta ai “bisogni” dell’utente consumatore. Probabilmente ci troveremo ad incontrarci e forse a scontrarci su posizioni diverse, la tutela dei nostri iscritti, nella fattispecie gli E, è e sarà infatti una nostra attività costante, imprescindibile. Non di meno siamo però certi che solo il comune sforzo a costruire potrà portare alle famiglie dei nostri iscritti e alle società mandanti quei risultati economici e professionali che tutti si auspicano».
CONDIVISIONE – Il presidente dello Sniass ha perciò chiesto «di condividere questo nostro lavoro, di confrontarci sui temi generali, di intraprendere un percorso di collaborazione che se anche non dovesse riuscire a portare ad un concreto risultato, certamente non potrà che apportare maggiore arricchimento umano e culturale al nostro Sindacato e alla Azienda/Gruppo che Lei rappresenta», scrive rivolgendosi appunto ai gruppi agenti.
Traetto ha chiesto «una collaborazione attiva», perché si dice certo che è anche interesse dei gruppi agenti «interloquire con gli intermediari iscritti alla sezione E che hanno interesse a costruire delle loro micro e piccole imprese solide, stabili e che producano profitto». Fra gli obiettivi dello Sniass c’è anche quello di arrivare a «un Accordo quadro che regolamenti il rapporto di collaborazione A – E, normativo ed economico e soprattutto con un protocollo che coinvolga l’impresa a fare mantenere la collaborazione di E in caso di cessazione del rapporto di agenzia del proprio A».
Fabio Sgroi
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