L’emergenza coronavirus impatta anche sulle agenzie assicurative. Claudio Demozzi e Dario piana, rispettivamente presidente dello Sna e presidente del comitato dei Gaa in seno al sindacato, scrivono una lettera all’Ania e non solo.
«La limitazione degli spostamenti, il fermo delle attività produttive e le conseguenti difficoltà economiche di famiglie e imprese, nonché gli interventi d’urgenza tesi a prorogare i termini di pagamento dei premi, stanno provocando e provocheranno ancora per molto tempo una forte contrazione degli incassi, con il concreto pericolo di un blocco pressoché totale degli stessi, da cui derivano i proventi provvigionali delle agenzie». È quanto fanno notare Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, e Dario Piana, presidente del comitato dei gruppi aziendali agenti in seno allo Sna, che nella giornata di oggi hanno inviato una lettera all’Ania e a tutte le compagnie del mercato assicurativo italiano, e per conoscenza alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e all’Ivass.
Demozzi e Piana hanno sottolineato che, rispetto alle precedenti comunicazioni inviate all’Ania, la situazione «è ulteriormente e rapidamente peggiorata e le conseguenze dello stato emergenziale si stanno già ripercuotendo sulla redditività delle agenzie assicurative». E chiedono «interventi immediati e adeguatamente commisurati alle dimensioni dell’emergenza», non per «sostenere le agenzie, ma per salvarle».
Lo Sna, fra l’altro, chiede:
– contributo straordinario immediato e incondizionato, a partire da 30.000 euro per agenzia;
– contributo provvigionale straordinario, anch’esso incondizionato, di almeno il 50% delle provvigioni maturate negli stessi mesi dell’anno precedente, da erogare per tutto il periodo di emergenza nazionale e senza obbligo di restituzione (non deve trattarsi cioè di un anticipo, ovvero di un prestito sulle future provvigioni, ma di un’erogazione, di un contributo non ripetibile anche perché, in caso contrario, non sarebbe corretto parlare di contributo ma di semplice anticipo di quanto dovuto);

– aumento provvigionale di almeno 10 punti percentuali sugli incassi effettuati per tutto il 2020;
– massima elasticità dei termini delle rimesse premi, da effettuarsi con ricorrenze almeno mensili, se non bimestrali, per tutto l’anno 2020;
– sospensione incondizionata delle rivalse per almeno un anno con cancellazione/abbuono delle rate che scadono nel periodo di allarme emergenziale;
– ogni altro intervento economico che possa giovare al precario equilibrio delle agenzie, non ripetibile, incondizionato;
– stante l’impossibilità concreta di rispettare diverse regole, termini e condizioni nell’attività agenziale, previsti sia dalla normativa generale che dai mandati, e le conseguenti deroghe già in corso e in fieri, sospensione delle ispezioni amministrative per tutto il 2020;
– congelamento dei portafogli al 31.12.2019 ai fini del calcolo delle indennità di risoluzione previste dall’A.N.A. 2003 per almeno 2 anni.
Demozzi e Piana hanno proposto la formazione di un “Tavolo di Crisi” tra Sna e tutte le imprese del mercato da tenersi presso l’Ania per tutta la durata dell’emergenza.
Fabio Sgroi
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