L’articolo pubblicato lo scorso 3 giugno da Tuttointermediari.it dal titolo Sna Pay: attivato un nuovo servizio di pagamento ha sollevato un polverone. Sna, Ios e Plurisoft, citati nell’articolo, hanno infatti scritto alla redazione per fare alcune precisazioni.
In particolare, Gian Luigi Lovatti, responsabile del progetto Sna Pay, innanzitutto conferma che Sna Pay «è un servizio dedicato agli intermediari iscritti al sindacato Sna, che permette di inviare richieste di pagamento Pay By link», precisando «al contrario di quanto citato nell’articolo», che «attualmente i servizi presenti ed attivi sono solo quelli relativi al pagamento con carta».
Quanto sostenuto da Lovatti, nella sostanza, stride con quanto annunciato dallo stesso Sna con newsletter numero 10 del 28 marzo scorso dal titolo “Sna Pay si evolve. Nuovo servizio di pagamento al costo fisso di un euro a transazione” (clicca anche QUI), dove si dà per scontato l’attivazione di questo nuovo servizio.
Leggendo la newsletter in questione, infatti, si annuncia evidentemente con grande soddisfazione «il costante miglioramento nei servizi di pagamento di SnaPay, l’aggregatore riservato agli agenti di assicurazione», che «vede l’attivazione di un nuovo servizio che permette di ricevere il pagamento delle polizze dal cliente tramite bonifico, con un costo fisso di un solo euro, a prescindere dall’importo della transazione». Si parla di un processo «facile e intuitivo» e viene anche spiegato come deve essere effettuata l’operazione: «si invia un link al cliente, che dovrà solo inserire il proprio iban per vedersi reindirizzato al proprio home banking, dove troverà la disposizione di bonifico precompilata, senza errori, semplicemente da autorizzare. Fatto!».
Peccato che nella stessa newsletter non sia stato sottolineato che il nuovo servizio, per essere attivato, deve raggiungere un certo numero di adesioni. Dunque solo oggi si scopre che non è ancora attivo perché l’adesione è scarsissima. In più non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte dello Sna in merito a questo aspetto, al punto che lo stesso Lovatti ha fatto sapere che una nota ad hoc sarà diramata a breve agli iscritti allo Sna.
Lovatti, nella mail inviata a Tuttointermediari.it informa che «Sna Pay sta esplorando i nuovi servizi offerti dopo l’entrata della norma Psd2 (la normativa europea sui pagamenti), cercando un partner per integrare il servizio di Pis (Payment Iniziation Service), un servizio totalmente diverso dal bonifico citato nell’articolo (cioè quello di Tuttointermediari.it, che a sua volta ha ripreso fedelmente quanto riportato dalla newsletter scritta dallo stesso Sna!). «Il Pis è un servizio che può essere offerto da un partner terzo (in genere un istituto di pagamento) che permette l’addebito irrevocabile del pagamento, tramite tecnologia di pay by link ossia operando su piattaforma in piena autonomia e con campi già pre compilati negli estremi di pagamento e di importo da cui tramite re indirizzamento al proprio istituto bancario il cliente potrà procedere in pochi semplici passi ad eseguire un bonifico anche a distanza , molto diverso, quindi da un semplice bonifico bancario».
Lovatti precisa, dunque, che «il servizio attualmente non è ancora attivo, ma stiamo compiendo passi in avanti per integrare un partner nel progetto».
Lo stesso Lovatti fa presente che «non esiste alcuna relazione tra Sna Pay e l’associazione Share, se non che i partner tecnologici di Sna “ios srl e plurisoft” sono iscritti a Share (come tra l’altro riportato nell’articolo di Tuttointermediari.it) e che «gli standard Ssf non sono standard attivi in Sna Pay. Sna Pay dialoga con i gestionali solo in modo indiretto tramite un sistema di import/export dati tramite fogli xlsx o csv», evidentemente contestando quanto si legge nell’articolo di Tuttointermediari.it e cioè che «il sistema organizza il flusso di lavoro per l’incasso sino alla riconciliazione colloquiando con il 90% dei gestionali di agenzia a mezzo del linguaggio Ssf (Standard-format-share) e altri tracciati base come Csv, Excel e Txt. Agli iscritti che non hanno un proprio software gestionale viene proposto l’accesso a condizioni agevolate».
Eppure questo testuale passaggio è riportato nella circolare del 19 ottobre 2020 (dal titolo “Al via SnaPay, il sistema di pagamento con carte di credito e debito che combatte la disintermediazione”) inviata a tutti gli iscritti Sna, a firma del presidente del Sindacato nazionale agenti nella fase “calda” di presentazione di un progetto che, lo ricordiamo, rappresenta (per il sindacato di via Lanzone) un importante segnale politico (contro la disintermediazione agenziale) dato alle compagnie.
Alla redazione di Tuttointermediari.it hanno scritto anche congiuntamente i due partner tecnologici di Sna, Ios srl e Plurisoft srl, addirittura asserendo che l’articolo di Tuttointermediari.it «riporta una serie di informazioni totalmente fasulle e/o inventate».
Le due aziende fanno riferimento al fatto che «Sna Pay non ha alcun tipo di relazione con SSF (rileggere, sopra, la circolare Sna del 19 ottobre 2020, ndr) o con associazione Share (nell’articolo di Tuttointermediari.it si cita solo che le due aziende fanno parte dell’associazione Share, come si può chiaramente verificare dal sito della stessa associazione, ndr); Sna Pay non ha e non avrà mai un servizio di bonifico/bonifico pre compilato (rileggere, sopra, la newsletter Sna del 28 marzo scorso, ndr); Non è stato attivato alcun nuovo servizio ((lo Sna, nella newsletter del 28 marzo scorso, sopra, dice cosa ben diversa, ndr)».
Al di là della delusione che traspare per una iniziativa che, al momento, non è andata come doveva andare (al punto che qualcuno se l’è presa perfino con la categoria agenziale che non ha risposto, al momento, ripetiamo, alle aspettative…) c’è da chiedersi come mai le due aziende di tecnologia non siano intervenute per precisare e/o correggere quanto comunicato da Sna in passato, e più recentemente, e come mai tra chi ha la responsabilità del progetto Sna Pay in quota Sna e chi si occupa di diramare comunicati e circolari agli iscritti del sindacato ci sia stato a questo punto un evidente misunderstanding. Tutto ciò a beneficio di una maggiore chiarezza non tanto di Tuttointermediari.it (che ha solo ripreso quanto riportato da fonti ufficiali e per questo attendibili) o di qualunque altro organo di informazione, ma soprattutto a beneficio di chi usufruisce o dovrebbe usufruire dei servizi specifici messi a disposizione e magari, descritti, con ampio risalto.
Fabio Sgroi, direttore di Tuttointermediari.it