Il presidente del Sindacato nazionale agenti archivia un anno caratterizzato, fra l’altro, da «diversi risultati». Idd e trattamento dei dati personali dei clienti sono le prossime sfide.
Il Sindacato nazionale agenti archivia questo 2017 confermando la linea politico sindacale intrapresa, incrementando il numero degli iscritti e raccogliendo i risultati del dialogo con le istituzioni. Claudio Demozzi (nella foto), in un video indirizzato a tutti gli agenti, ha fatto il punto su questo 2017 che ormai volge al termine, partendo dalla situazione inerente gli iscritti.
«Abbiamo registrato un aumento delle adesioni in particolare dalle giovani leve e anche neo agenti che si sono avvicinati allo Sna accettando addirittura di ricoprire cariche sindacali negli esecutivi provinciali. Questo ci rincuora di tutto il lavoro svolto», ha affermato Demozzi.
I risultati ottenuti dal sindacato di via Lanzone sono legati «agli interventi effettuati presso l’Ivass e l’Antitrust», ha ricordato il presidente, facendo riferimento in particolare alla lettera al mercato dell’istituto di vigilanza «che ha chiarito finalmente, mettendolo nero su bianco, che le compagnie non ci possono imporre determinati comportamenti che violano le disposizioni. Mi riferisco, per esempio, all’assurdo obbligo di aprire un conto corrente separato a ogni mandato che sottoscrivo o come l’obbligo di prevedere un aumento della fideiussione con un minimo di 15.000 euro per ogni singolo mandato che andavo a sottoscrivere. Tutte interpretazioni forzate, basate solo su pregiudizi e azioni di prepotenza che finalmente l’autorità di vigilanza ha risistemato».
I risultati, per Demozzi, sono stati «diversi. Ma quello che a me preme sottolineare è che lo Sna c’è e c’è stato anche nel 2017 per sostenere le centinaia di colleghi che hanno dovuto affrontare cause giudiziarie anche nei confronti delle compagnie per le quali hanno dedicato intere vite professionali».
All’orizzonte c’è anche la questione Idd, su cui lo Sna sta lavorando per fare in modo tale che l’impatto avvenga «nella maniera più soft possibile per la categoria agenziale». Inoltre «c’è da programmare una serie di interventi, che abbiamo già parzialmente attuato, per regolamentare il trattamento dei dati personali dei nostri clienti in maniera coerente con l’autonomia e la piena libertà imprenditoriale degli agenti», ha detto Demozzi.
Lo Sna proseguirà sulla strada intrapresa. Una strada che, ha ricordato il presidente, mira a «salvaguardare a ogni costo, davanti a tutto e contro tutti, le prerogative professionali di libertà imprenditoriale di autonomia degli agenti italiani. Gran parte dei colleghi che incontro sul territorio condividono la linea politico sindacale scelta. Mi dicono “questo è quello che vogliamo”. Spero di consolidare tutto questo in un binario inamovibile».
Fabio Sgroi
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