Il presidente del Sindacato nazionale agenti Claudio Demozzi: «Non accetteremo di limitare le trattative a non ben definiti o definibili “cornici normative” così come espresso in più occasioni dall’Ania».
Il Sindacato nazionale agenti ha diramato, nella giornata di oggi, una nota con la quale informa di aver inviato una lettera diretta all’Ania per avere chiarimenti in merito all’oggetto del tavolo di trattative per il rinnovo dell’Ana 2003, nell’ambito dell’incontro in programma il prossimo 30 settembre a Roma.
Lo Sna ha anche precisato nella missiva di voler puntare «in modo fermo e deciso al rinnovo dell’intero contratto e non accettando, in nome e a tutela della categoria che rappresenta, di limitare le trattative a non ben definiti o definibili “cornici normative” così come espresso in più occasioni dall’Ania stessa».
Alla fine dell’anno scorso, lo Sna aveva inviato all’Ania una bozza di rinnovo dell’accordo 2003 «come piattaforma di confronto sulla quale discutere e il suo contenuto aveva ricevuto l’adesione della quasi totalità del mercato assicurativo (ben 28 gruppi aziendali agenti) nel corso del recente comitato dei gruppi agenti tenutosi il 25 giugno 2019 a Milano».
Sempre secondo quanto è riportato nella nota dello Sna, «Ania aveva risposto in modo sibillino accettando l’apertura delle trattative e giungendo addirittura alla fissazione di una data per l’inizio delle stesse, salvo, poi, però, ribadire di voler discutere della mera “definizione di un quadro normativo di riferimento”. Alla richiesta di maggiori chiarimenti proveniente da Sna, Ania aveva ribadito l’intenzione espressa di circoscrivere le trattative alla definizione di una mera cornice normativa condivisa fra le parti, con ciò glissando la richiesta di rinnovo globale dell’accordo 2003. In ragione del rischio per l’intera categoria agenti della sottoscrizione di un mero “accordo quadro” con Ania, all’interno del quale l’agente si troverebbe a dover negoziare da solo e con risicato perso contrattuale i propri diritti nel confronti delle compagnie, Sna ha ritenuto doveroso dover prendere le distanze da una simile eventualità, ribadendo la granitica volontà di accettare di sedersi al tavolo delle trattative solo qualora le stesse abbiano ad oggetto l’intero accordo sindacale».
Fabio Sgroi
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