Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti: «I nuovi strumenti che abbiamo messo a disposizione permettono a tutti gli agenti iscritti al sindacato di accedere, con discreta facilità, alla “tecnologia buona”. Quella che dovrà cambiare il percorso di utilizzo delle nuove tecnologie, in chiave agente-centrica».
Il percorso di digitalizzazione delle agenzie targato Sna è ormai giunto alla tappa finale. Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, ha fatto il punto in occasione dell’ultimo comitato centrale.
«Il progetto “Kda”, iniziato alcuni anni fa a cura della commissione guidata dal componente di esecutivo Angela Occhipinti, si è via via ampliato fino a ricomprendere un sistema di firma elettronica avanzata (firma digitale) e di conservazione digitale dei documenti», ha fatto sapere Demozzi. «Si è affiancato SnaPay, progetto del quale è stato ed è responsabile Gianluigi Lovatti, che è un insieme di soluzioni tecnologiche per efficientare al meglio l’incasso dei premi con moneta elettronica. Siamo alla fase operativa anche per il Preventivatore R.E., alla realizzazione del quale ha contribuito il membro di esecutivo Emiliano Ortelli e la sua commissione tecnica».
Secondo il presidente dello Sna, questi nuovi strumenti permettono a tutti gli agenti iscritti al sindacato «di accedere, con discreta facilità, alla “tecnologia buona”. Quella che dovrà cambiare il percorso di utilizzo delle nuove tecnologie, in chiave agente-centrica». Per Demozzi deve essere riconosciuta agli agenti la possibilità di gestire i rapporti con la clientela, con le mandanti e con le autorità, «in modo agile e concreto». È una trasformazione che «deve avvenire il più rapidamente possibile, bloccando sul nascere la diversa strategia digitale che molte imprese stanno mettendo in atto, oggi, nel nostro Paese».
Fabio Sgroi
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