mercoledì 10 Settembre 2025

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SNA DENUNCIA: «I RISTORI RC AUTO DA COVID RESTANO NEI FORZIERI DELLE COMPAGNIE»

Il presidente del Sindacato nazionale agenti, Claudio Demozzi, dopo aver sentito l’audizione di oggi dell’Ivass presso la Camera: «I numeri dell’istituto di vigilanza confermano le stime del nostro centro studi». E chiede di essere audito anche lui.  

Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, ha annunciato di avere chiesto di essere audito dalla VI Commissione Finanze della Camera «per dare il contributo di esperienza degli agenti di assicurazione, utile a favorire maggiore trasparenza nel settore delle assicurazioni e in particolare per l’assicurazione obbligatoria della Rc auto, accrescere i livelli di concorrenza delle imprese, nonché illustrare le origini dell’evasione assicurativa e un concreto progetto destinato a sanare il fenomeno». È quanto si legge in una nota diffusa dallo stesso Sna in serata.

La richiesta di Demozzi trae spunto da quanto emerso nella giornata di oggi, nel corso di un’audizione dell’Ivass presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati su Disposizioni in materia di trasparenza nel settore dell’assicurazione obbligatoria per i vecioli a motore e per il contrasto dell’evasione dell’obbligo assicurativo.

L’istituto di vigilanza, secondo la nota dello Sna, «ha confermato che gli effetti della pandemia nel periodo marzo/novembre 2020 hanno comportato una curva dei sinistri auto del -35% (Banca Dati Sinistri). Un valore che ha fruttato circa 3 miliardi di euro di risparmio per sinistri in favore delle imprese di assicurazione Rc auto: un risparmio medio per polizza di 70 euro. Mentre i ristori di varia natura in favore degli assicurati, che però soltanto alcune imprese hanno predisposto, sono valutati in 811 milioni di euro, ma solo 348 risulterebbero erogati al mese di ottobre 2020».

Questi numeri, afferma lo Sna, confermano le stime del centro studi del sindacato effettuate in seguito alla fase 1 del lockdown che «poneva l’accento sulla possibilità di gestire proficuamente e in favore della collettività quello che è stato spesso definito un tesoretto».

Fabio Sgroi

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