Il Sindacato nazionale agenti, in particolare, ha invitato ogni agente «inviare alla mandante “una comunicazione raccomandata (o Pec) per segnalare la criticità dell’azione di ‘Upselling di rimozione della clausola di tacita proroga contrattuale’, ai sensi dell’art.15 c.1 lett.b) del Reg. Ivass n. 45/2020”».
Con una lettera inviata nei giorni scorsi a tutti gli agenti Unipol Assicurazioni, il Sindacato nazionale agenti ha voluto esporre i rischi legati alla scelta della compagnia di rimuovere dalle polizze la clausola di tacito rinnovo.
Lo Sna, in particolare, ha invitato ogni agente «a tutelarsi preventivamente mediante l’invio alla mandante di “una comunicazione raccomandata (o Pec) per segnalare la criticità dell’azione di ‘Upselling di rimozione della clausola di tacita proroga contrattuale’, ai sensi dell’art.15 c.1 lett.b) del Reg. Ivass n. 45/2020”».
Nella missiva inviata agli intermediari, a firma del presidente Sna Claudio Demozzi, sono contenute alcune considerazioni che «non possono che essere importanti elementi di riflessione per gli agenti». Il sindacato ha richiamato la normativa Pog, che impone ai distributori di considerare sempre gli obiettivi, le caratteristiche e gli interessi del cliente, «al quale deve essere evitato qualsiasi pregiudizio». Inoltre, la lettera ha ricordato che il Regolamento 45/2020 prevede «che i prodotti assicurativi devono essere compatibili con le richieste ed esigenze del cliente e possono essere distribuiti solo quando ciò sia nell’interesse di quest’ultimo».
Un altro obbligo ricadente sul distributore, ha ricordato ancora lo Sna, è quello di «riesaminare regolarmente i prodotti distribuiti, allo scopo di individuare eventuali rischi potenziali che possano emergere per il mercato di riferimento, anche a causa della revisione del prodotto da parte del produttore. Gli intermediari, inoltre sono chiamati a garantire che gli interessi dei clienti non siano compromessi da pressioni commerciali. Sono gli stessi intermediari a dover monitorare i rischi di mancato adempimento degli obblighi previsti dalla normativa europea e nazionale».
Infine, la lettera di Sna agli agenti Unipol Assicurazioni ha ricordato che, secondo le normative Pog, «devono essere considerati anche i criteri delle remunerazioni, con compensi e incentivi concepiti ed erogati in misura tale da non avere ripercussioni negative sulla qualità del servizio e non pregiudicare l’obbligo dell’intermediario di agire nel migliore interesse del cliente».
Oltre all’invito a tutelarsi con una comunicazione formale alla compagnia, lo Sna ha invitato in particolare gli agenti Unipol Assicurazioni aderenti al sindacato «ad aprire una approfondita valutazione, sul tema della mancata tacita proroga nel restyling dei prodotti, nell’ambito degli organi associativi aziendali». (fs)
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