Il presidente dell’Associazione Agenti UnipolSai invita le parti sociali, e in particolare lo Sna, a dire sì alla proposta del commissario straordinario. «Viceversa potremmo trovarci di fronte a qualcosa di peggiore», dice a tuttointermediari.it.

Al coro di “salviamo il Fondo pensione agenti” si unisce anche l’Associazione Agenti UnipolSai. Per la rappresentanza agenziale presieduta da Enzo Sivori (nella foto) è fondamentale trovare un accordo che eviterebbe «un grave danno economico e di immagine ad agenti e compagnie».

«L’appello che voglio lanciare a tutte le parti sociali e soprattutto al Sindacato nazionale agenti», ha spiegato Sivori a tuttointermediari.it, «è quello di riflettere bene sul da farsi. Il commissario straordinario del Fondo, Ermanno Martinetto, è stato chiaro sin dall’inizio: in mancanza dell’adesione di una sola delle parti sociali, la questione passerà in mano alla Covip, la quale potrà procedere al taglio delle pensioni o alla liquidazione coatta del Fondo. A questo punto credo che l’unica via possibile, in questo momento, sia l’adesione al piano di riequilibrio proposto dal commissario. Vero è che prevede un taglio delle pensioni del 35%, ma è altrettanto vero che, in caso di non adesione, ci troveremmo di fronte a qualcosa di peggiore».

Nel caso di adesione al piano è possibile immaginare una riapetura delle trattative tra le parti sociali e in particolare fra associazioni sindacali di categoria e l’Ania? «Con l’aiuto delle forze politiche e svolgendo attività di lobbying si potrebbe tentare di riaprire il discorso con le parti datoriali, con l’obiettivo di migliorare la situazione», ha risposto Sivori. «Intanto cominciamo ad approvare l’attuale piano. Non c’è più tempo. La scadenza del 2 ottobre è perentoria. Non credo ci saranno altre proroghe per pronunciarsi…». (fs)

© RIPRODUZIONE RISERVATA