Discorso inverso per la redditività, influenzata dall’’impennata dei rendimenti e dall’aumento dell’inflazione.
«L’impatto delle turbolenze di mercato sull’indice di solvibilità degli assicuratori italiani? Non è stato finora elevato». A dirlo è Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, intervenuto all’Insurance Summit, evento organizzato qualche giorno fa da Il Sole 24 Ore.
«Nel regime prudenziale di Solvency II, basato su valutazioni al prezzo di mercato, gli aumenti dei tassi di interesse privi di rischio agiscono su entrambi i lati del bilancio degli assicuratori. Il fair value degli attivi diminuisce, ma diminuisce anche il valore attuale delle passività assicurative. L’impennata dei rendimenti e l’aumento dell’inflazione stanno invece incidendo in maniera significativa sulla redditività delle compagnie assicurative italiane. Le plusvalenze nette non realizzate sono diventate negative da maggio», ha precisato Signorini.
«Questo fatto, unito alla diminuzione della raccolta premi, sta portando la redditività del settore vita sotto lo zero. Nel ramo danni, i costi dei sinistri sono in aumento. Per le compagnie assicurative, l’esigenza di accrescere l’efficienza di costo, contenendo al massimo l’impatto sui clienti, è ancora più impellente del solito». (fs)
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