Nel 2020, secondo i dati dell’Ivass, erano 42,3 milioni (-0,5% rispetto al 2019). In calo anche il totale dei premi raccolti.
Nel 2020 si è interrotta la crescita del numero di veicoli assicurati che invece si era registrata tra il 2015 e il 2019. Nel 2020, secondo quanto rilevato dall’Ivass, i veicoli assicurati in Italia erano 42,3 milioni (-0,5% rispetto all’anno precedente), nonostante il calo delle immatricolazioni di nuovi veicoli che, in base ai dati del Ministero dei Trasporti, per le sole autovetture è stato del 27,9% (-535.000 veicoli).
Nel 2020, il 76% dei veicoli era costituito da autovetture, l’1,9% da ciclomotori, il 7,4% da motocicli, lo 0,2% da autobus, il 9,4% da autocarri e motocarri, il 2,6% da macchine agricole e l’1% da natanti.
Circa il 50% dei veicoli assicurati era ubicato nel nord Italia, il 22% nel centro e il 28% nel sud e isole. I veicoli di residenti in Stati dello spazio economico europeo (See) assicurati da imprese operanti in Italia ammontavano a 41.000 unità (+32%);
I veicoli circolanti in Italia erano assicurati per il 92,5% da imprese vigilate dall’Ivass e per il 7,5% da imprese See in stabilimento e libera prestazione di servizi.
Il totale dei premi raccolti era di 13,4 miliardi di euro, in diminuzione del 4,5% rispetto al 2019; in particolare 12,4 miliardi di euro erano ascrivibili alle imprese vigilate e 972 milioni alle imprese See. Il confronto tra premi contabilizzati in Italia e all’estero, ha sottolineato l’Ivass, ha evidenziato una scarsa penetrazione in altri paesi See delle imprese vigilate (nel complesso 17.000 veicoli e 8 milioni di euro di premi).
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA