La giovane associazione di produttori di software del mercato assicurativo ha illustrato il suo punto di vista sull’adozione delle normative e lo stato attuale dei processi assicurativi nel mercato italiano che coinvolgono piattaforme tecnologiche, la comunicazione dati e l’adozione di standard. Ma anche…
Share, l’associazione di produttori di software del mercato assicurativo, è stata ricevuta nella giornata di ieri in audizione presso la sede Antitrust dalle commissioni direzione del credito, comunicazioni finanza e assicurazioni, direzione generale per la tutela del consumatore, direzione generale per la concorrenza. A darne notizia è la stessa associazione, attraverso una nota. Presenti, per Share, il presidente Giuseppe Gulino e il consigliere Francesco Merzari. (Nella foto a lato, da sinistra, Merzari e Gulino presso la sede dell’Antitrust ieri a Roma)
Le tematiche affrontate hanno riguardato l’adozione delle normative e lo stato attuale dei processi assicurativi nel mercato italiano che coinvolgono piattaforme tecnologiche, la comunicazione dati e l’adozione di standard.
Nel corso dell’audizione, Share ha fatto vari richiami a quei paesi europei che hanno adottato degli standard di comunicazione dati e di processi finalizzati a erogare la consulenza ai clienti. L’Antitrust, nella circostanza, ha chiesto all’associazione di approfondire, laddove possibile, i modelli adottati, risalendo alle fonti normative specifiche. Share ha inoltre consegnato uno specifico documento di presentazione dell’associazione, illustrando gli scopi e la finalità della stessa e le caratteristiche delle società aderenti. Ecco, nel dettaglio, gli obiettivi che Share si è prefissata di raggiungere, suddivisi per tematiche.
RITORNO DATI – Share ha segnalato la situazione relativa al ritorno dati e consegnato una survey realizzata in collaborazione con Sna e gli associati Share. È stato riportato il contesto attuale del mercato assicurativo relativamente ai vari ostacoli, fra cui l’assenza di dati e di standard, che in buona sostanza «producono ostacoli alla libera concorrenza fra i fornitori di servizi e soluzioni informatiche» che, secondo Share, «favorirebbero una maggiore tutela del consumatore finale».
SHARE STANDARD FORMAT – È stato comunicato che gli aderenti Share hanno convenuto di adottare per il ritorno dati lo standard SSF (Share Standard Format) e che questa iniziativa è stata «molto apprezzata dalle associazioni di categoria e dalle prime compagnie di assicurazione»; a tale proposito è stato segnalato che nel corso degli ultimi mesi alcune compagnie, «in armonia con la propria rete di vendita, hanno deciso di attivare il ritorno dati utilizzando lo standard SSF». Share ha inoltre annunciato che è in corso un progetto in ambito broker e alcune compagnie che si sono prestate alla sperimentazione dell’interscambio dati dove viene utilizzato per la prima volta lo standard SSF.
TARIFFE – Share ha fatto presente, su segnalazioni ricevute, che l’attività per la quotazione Rc suto richiede tempi molto lunghi a causa dell’impossibilità di accedere ai motori di calcolo tariffario delle varie compagnie così come avviene col preventivatore Ivass, pertanto ha richiesto che l’accesso a questi servizi web sia consentito anche alle piattaforme degli intermediari. In questo contesto, Share ha ribadito che le attività di prevendita sono oggi «troppo onerose» e che quindi un intervento in questo ambito, oltre a quanto disposto dal legislatore, porterebbe «indubbi vantaggi a quei consumatori che hanno delegato al loro intermediario (consulente) l’onere di valutare quale sia la soluzione assicurativa migliore per lui (best advice)». Share ha consegnato una survey relativa alla disponibilità della consultazione delle tariffe Rc auto all’interno dei locali degli intermediari in formato Ivass ed evidenziato le criticità rilevate.
BANCHE DATI – Share ha informato che nei prossimi mesi coinvolgerà diversi attori del mercato con l’intento di «approfondire alcune tematiche relative ai processi e servizi che prevedono l’accesso a determinate Banche Dati a oggi di uso esclusivo solo di alcuni operatori del settore o fruibili a costi rilevanti che poi vengono ribaltati sui clienti».
LA SODDISFAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE – Share, nella nota, ha sottolineato come l’incontro con l’Antitrust rappresenti «un evento di fondamentale importanza» per il contesto It assicurativo italiano. «Un nuovo interlocutore super partes e indipendente si è messo a disposizione delle istituzioni e del mercato in cui opera per portare vantaggi a tutti gli attori coinvolti. Abbiamo cominciato a raggiungere i primi obiettivi», prosegue la nota. «Prova ne sia che già in molte sedi l’argomento “SSF” ha suscitato interesse ed è già stato adottato. Siamo fermamente convinti che l’adozione di uno standard di comunicazione tra piattaforme legate alla gestione dei processi assicurativi sia un valore imprescindibile per tutta la filiera».
Fabio Sgroi
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