Complessivamente, l’incremento, rispetto all’anno precedente, è stato del 7,7%: Rc auto a +6,2%, altri rami danni a +8,3%.
Dopo aver visto i dati sulla raccolta premi complessiva nel 2023 in generale e nel solo ramo vita, vediamo adesso come sono andate le cose per quel che concerne il solo ramo danni (premi lordi contabilizzati per il portafoglio diretto italiano).
Con riferimento alle imprese assicurative nazionali e alle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee (vedi tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire), i premi sono risultati in crescita del 6,6% rispetto al 2022 per un volume di 38 miliardi di euro. L’incremento dei premi ha riguardato sia il ramo Rc auto (+4,3%), sia gli altri rami danni (+7,7%).
In quest’ultimo caso, i settori che hanno registrato una variazione positiva uguale o superiore alla media sono stati questi: incendio (+7,6%), credito e cauzione (+10,8%), malattia (+10,9%) e Corpi veicoli terrestri (+12,1%). Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media, ma comunque positivi i rami infortuni (+2,4%), perdite pecuniarie (+3,5%), assistenza (+5,2%), tutela legale (+5,4%), il settore trasporti (+6%) e Rc generale (+7,1%).
L’incidenza della raccolta danni totale sul Prodotto interno lordo è risultata in lieve aumento ed è stata pari all’1,9% nel 2023 (era 1,8% nel 2022).
Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento hanno contabilizzato premi per 6,6 miliardi di euro, con un aumento (+14,2%) più marcato di quello registrato dalle imprese nazionali.
I premi del ramo Rc auto (circa 1,3 miliardi di euro) sono risultati in aumento di quasi il 30% e i rami diversi dalla Rc auto hanno registrato una variazione positiva di circa l’11%. A questi incrementi, ha evidenziato l’Ania, ha contribuito il crescente utilizzo da parte di queste imprese di canali telematici e, soprattutto, dei comparatori. Il ramo Rc generale, più rappresentativo in termini di premi rispetto agli altri (con un volume di 1,4 miliardi, circa il 20% del totale settore), ha registrato nel 2023 una variazione positiva del 6,7%. Tra i rami più rappresentativi che contabilizzano oltre 500 milioni di euro, si è registrato l’aumento del ramo infortuni (+13,1%), del ramo Altri danni ai beni (+7,4%) e credito (+7%).
Fabio Sgroi
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