venerdì 17 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

SETTORE ASSICURATIVO: A LIVELLO GLOBALE CONTINUA A ESSERE REDDITIZIO

I dati raccolti dall’Ocse, che si riferiscono al 2018, evidenziano premi lordi in crescita (in particolare nei danni) e, in generale, rendimenti positivi sul capitale proprio.  

Secondo i dati raccolti dall’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, e che sono disponibili al 2018, i premi lordi riconducibili al settore assicurativo mondiale hanno continuato ad aumentare nella maggior parte dei paesi, in particolare nell’assicurazione danni. Ciò naturalmente tenendo in considerazione le differenziazioni dovute al diverso sviluppo del mercato assicurativo e per effetto di fattori esterni come la crescita economica e i cambiamenti nelle politiche fiscali e di tassazione.

Nonostante una riduzione del rendimento degli investimenti, il settore assicurativo è rimasto redditizio a livello globale, con rendimenti positivi sul capitale proprio (Roe) nella maggior parte dei paesi.

Entrando nel dettaglio, i premi lordi nei settori delle assicurazioni vita e danni sono cresciuti rispettivamente del 2,5% e 3,5%, in termini reali (dopo l’adeguamento per l’inflazione) nell’insieme dei 50 paesi segnalanti.

Per quanto riguarda i singoli Paesi, i premi lordi sono aumentati in 27 casi per entrambi i settori vita e danni (oltre la metà del campione, tra cui l’Italia con +2,6% nel vita e +2,5% nel danni), in 13 casi nel solo settore danni e in 6 solo nel vita. Quattro paesi hanno registrato una diminuzione della raccolta premi in entrambi i settori (Irlanda, Corea, Lussemburgo e Turchia).

Il Roe aggregato per paese (vedi tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire) è stato positivo per tutti i tipi di assicuratori (vita, danni e misti) in 33 paesi su 38 paesi segnalanti. Nel confronto con il dato dell’anno precedente, il Roe è diminuito nel 2018 in 18 dei 29 paesi segnalanti per gli assicuratori sulla vita, in 20 su 36 paesi per gli assicuratori danni e in 8 su 17 paesi per gli assicuratori misti. Il Roe più alto è stato realizzato dagli assicuratori sulla vita in Argentina (41,8%) mentre il più basso è stato registrato dagli assicuratori misti in Lettonia (-17,2%). Il settore assicurativo italiano ha registrato un Roe medio complessivo vita e danni pari al 6,4%.

L’incidenza della raccolta premi vita e danni sul Prodotto interno lordo, in termini nominali, è stato pari all’8,9% nel complesso dei paesi Ocse (inalterata rispetto al 2017). Il comparto assicurativo è risultato particolarmente sviluppato (incidenza del Pil superiore al 10%) negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Irlanda, Corea del Sud, Danimarca e Lussemburgo, mentre è rimasto su livelli inferiori al 3% in 8 paesi tra cui Messico, Polonia, Grecia e Turchia. Il valore per l’Italia è stato pari al 7,7%. Tra i principali paesi non Ocse, i casi estremi sono stati rappresentati dal 18,2% di Hong Kong e dall’1,2% del Guatemala, con valori intermedi per Brasile e Colombia.

I premi assicurativi vita dei paesi Ocse erano pari in media al 4,4% del Pil, stabile rispetto agli anni precedenti. La penetrazione nel comparto vita in Italia (5,8%) è risultata superiore alla media Ocse e simile all’anno precedente (5,7%). Valori superiori alla media si sono riscontrati anche in Giappone, Corea del Sud, Francia, Svezia, Danimarca, Regno Unito, Irlanda e Lussemburgo.

Nel settore danni l’incidenza sul Pil dei Paesi Ocse si è attestata complessivamente al 4,5%, su cui ha inciso il peso del settore negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi che hanno segnalato valori molto superiori alla media. La Francia si è attestata sul valore medio, mentre il dato italiano è risultato, a differenza del vita, decisamente inferiore alla media (1,9%, stesso valore del 2017).

Fabio Sgroi

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