Benedetta Carducci Agostini, responsabile legale e societario dell’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici: «L’argomento è difficile, ma l’innovazione tecnologica ci potrà aiutare. È necessario che anche il quadro regolatorio si adatti al nuovo paradigma digitale e dell’innovazione».

«La semplificazione contrattuale resta un problema centrale e di difficile soluzione perché non dimentichiamo che, nel caso delle assicurazioni, il contratto coincide con il prodotto». Benedetta Carducci Agostini, responsabile legale e societario dell’Ania, ha affrontato la questione nel corso della recente presentazione dell’Annual Report 2024 del Cesia (Centro studi intermediazione assicurativa), dove ha preso parte a una tavola rotonda sul tema “semplificazione dell’informativa precontrattuale e chiarezza dei contratti assicurativi”.
Dopo aver ricordato come la semplificazione dei contratti sia «al centro della nostra attenzione da anni – ricordo che le linee guida Ania per contratti semplici e chiari sono state emanate dall’Ania già nel 2018 ed elaborate con le associazioni degli agenti, dei broker e dei consumatori per favorire la consapevolezza di chi sottoscrive una polizza», Carducci Agostini ha sottolineato come questo tema sia all’ordine del giorno per l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici.
«A seguito delle recenti analisi dell’Ivass sulla chiarezza e trasparenza dei contratti, delle novità nel frattempo emerse dalla ricerca accademica e dei rilevanti cambiamenti tecnologici (IA, digitalizzazione) abbiamo avviato con le imprese un gruppo di lavoro per aggiornare le linee guida», ha affermato. «Abbiamo condotto una ricognizione dei principali fattori di trasformazione che impattano sui contratti e sulla loro comprensione (quadro regolatorio, impatto degli studi sulle neuroscienze e sul linguaggio ecc.) e definito una serie di princìpi da seguire: una cassetta degli attrezzi alla quale le imprese possono attingere nei processi di revisione in maniera modulare e facoltativa».
Le novità delle linee guida, diffuse a tutto il mercato alla fine del 2024, riguardano «soprattutto la struttura, la grafica, il lessico e la necessità di strutturare piani di revisione, ciascuno in funzione della propria organizzazione e degli investimenti necessari, anche costituendo gruppi di lavoro trasversali, in modo da mettere insieme tutte le competenze necessarie. Stiamo continuando a lavorare».
La missione della semplificazione contrattuale è un tema «difficile», secondo Carducci Agostini, «ma l’innovazione tecnologica ci potrà aiutare. È necessario che anche il quadro regolatorio si adatti al nuovo paradigma digitale e dell’innovazione». (fs)
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