La compagnia chiedeva l’annullamento di una sanzione amministrativa pecuniaria di oltre 30.000 euro.
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha respinto un ricorso proposto da Sara Assicurazioni contro l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria comminata dall’ex Isvap.
In particolare, la sentenza del Tar del Lazio, sezione II Ter del 26 febbraio scorso n. 2578, Registro Generale 10611/2008 fa riferimento alla richiesta di annullamento dell’ordinanza Isvap n. 2509/08 dell’1 agosto 2008, prot. n. 14-08-006883, ricevuta da Sara il 5 agosto 2008, con la quale è stato ordinato e ingiunto alla compagnia di pagare quale sanzione amministrativa pecuniaria, per la violazione accertata, la somma di 30.000 euro (oltre ai diritti di notifica e spese di procedimento di competenza dell’Isvap pari a 19 euro).
L’allora Isvap aveva irrogato la sanzione amministrativa addebitando a Sara Assicurazioni la violazione dell’articolo 148 del Codice delle Assicurazioni, comma 1, in relazione all’omessa formulazione dell’offerta, cioè della comunicazione dei motivi della mancata offerta per i danni alle cose, oltre il termine di 60 giorni dal pervenimento della richiesta di risarcimento e con un ritardo superiore a 120 giorni successivi alla scadenza del termine utile, specificando che questo illecito è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 10.800 euro a 30.000 euro. (fs)
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