mercoledì 29 Ottobre 2025

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SAMUELE MARCONCINI, NUOVO GENERAL MANAGER DI DAS: «L’OBIETTIVO E’ DARE CONTINUITA’ A QUANTO FATTO FIN QUI E AUMENTARE IL LIVELLO DI SERVIZIO»

Il manager toscano a Tuttointermediari.it: «Sarà fondamentale saper cogliere nuove opportunità di sviluppo per incrementare ulteriormente il business e rafforzare il ruolo di primo piano che ricoprono le nostre reti distributive. Per esempio penso a un ampliamento dell’offerta prodotti».

 

Samuele Marconcini

Dallo scorso 1° ottobre è il nuovo general manager di Das, la compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale. Per Samuele Marconcini è iniziata una nuova avventura professionale che va ad aggiungersi all’incarico di chief Cattolica business unit officer di Generali Italia. Il manager nato a Pontedera (Pisa) 56 anni fa ha preso il posto di Roberto Grasso, figura storica di Das dal momento che ha guidato la compagnia per quasi 20 anni.

Ora inizia un altro corso, ma nel segno della continuità. In questa intervista concessa a Tuttointermediari.it, Marconcini ha spiegato come quella di Das sarà una strategia che non muterà rispetto a quanto previsto dal piano industriale triennale avviato nel 2022. Una strategia che punterà ancora sugli intermediari, che continueranno ad avere «un ruolo primario».

Domanda. Con quale spirito ha assunto l’incarico di general manager di Das?

Risposta. Intraprendo questa nuova opportunità con entusiasmo ed energia: in Das ho trovato sin da subito un clima aziendale positivo e uno straordinario team manageriale, di grande livello e qualità, pronto ad affrontare nuove sfide. Sono consapevole di raccogliere un’eredità importante, entrando in un’azienda che ha alle spalle un management di lunga durata: questo testimonia che in passato si è lavorato molto bene e, di conseguenza, oggi la compagnia gode di ottima salute ed è leader nel settore della tutela legale in Italia (nella classifica Ania riferita ai premi lavoro diretto delle singole imprese nel 2022, ramo tutela legale, Das è seconda alle spalle di UnipolSai Assicurazioni, ndr). Affronto questa avventura forte di due fattori. Il mercato è a nostro favore: la tutela legale è un ramo che registra un trend di crescita costante da diversi anni e si è particolarmente rafforzato negli ultimi cinque. La sede di Das, poi, è a Verona, una città che mi ha già dato molto sia dal punto di vista professionale che personale e che è oggi diventata un polo di Generali Country Italia. Ne conosco bene i valori, profondamente radicati intorno all’importanza delle comunità locali e del loro impatto sociale e sono certo continueremo a contribuire allo sviluppo del territorio in cui operiamo.

D. Quale compito le è stato affidato, in particolare?

R. Il mio obiettivo è guidare la compagnia nel segno della continuità e allo stesso tempo aumentarne il livello di servizio. Il 2022, per Das, si è contraddistinto per un risultato operativo importante, di crescita. Il mio intento è proseguire lungo questo percorso positivo, in coerenza con il piano strategico triennale, avviato nel 2022. Sarà poi fondamentale saper cogliere nuove opportunità di sviluppo per incrementare ulteriormente il business e rafforzare il ruolo di primo piano che ricoprono le nostre reti distributive. Per esempio penso a un ampliamento dell’offerta prodotti che consentirà alla rete di proporre soluzioni mirate e su misura per target diversificati.

La sede di Das a Verona

D. In che modo intendete raggiungere gli obiettivi prefissati dalla compagnia?

R. Ho già fatto riferimento a quella che sarà una strategia di continuità rispetto al piano industriale e, in particolare, a quello che sarà il nostro driver di sviluppo principale, e cioè la rete, che Das considera da sempre come il proprio primo cliente. Continueremo, perciò, a investire sulla rete distributiva con iniziative e progettualità dirette ad agenti e broker. L’obiettivo è poi mantenere la solidità e redditività della compagnia, oltre a valorizzare la specializzazione che da sempre contraddistingue Das, offrendo il proprio know how sulla tutela legale a 18 compagnie assicurative partner.

D. Il modello di business di Das resterà lo stesso o prevede di cambiare qualcosa?

R. Visto il lavoro fatto fin qui e la qualità dei risultati raggiunti, il modello di business vedrà il prosieguo di attività e progetti già intrapresi. Non perderemo l’occasione di introdurre nuove soluzioni, soprattutto in un contesto di mercato che è ora particolarmente favorevole per un ramo assicurativo ad alto potenziale di crescita come quello in cui operiamo. I numeri della tutela legale parlano, infatti, di una raccolta premi che, quest’anno, è in aumento; consideriamo che il mercato italiano è tra i fanalini di coda in Europa, con una spesa media di circa 7 euro pro-capite. Di recente, per esempio, abbiamo rinnovato l’offerta con il lancio del prodotto Das per Te, dedicato alle famiglie, e proprio in questi giorni abbiamo introdotto sul mercato un prodotto diretto a una specifica categoria di professionisti del mondo sanitario.

D. Ha avuto modo di incontrare la rete agenziale? Ha partecipato all’ultimo tour della compagnia?

R. Avrò l’onore di incontrare la rete nei prossimi mesi, mentre ho già avuto il piacere di partecipare all’evento dedicato al mondo dei broker di Das, che si è svolto a Milano lo scorso il 5 ottobre. Ho quindi avuto l’opportunità di conoscere intermediari provenienti da tutto il territorio nazionale. Si è trattato di un momento fondamentale di confronto reciproco non solo sull’ampliamento dell’offerta Das, ma anche sull’evoluzione degli strumenti digitali che oggi riusciamo a mettere a disposizione della rete per agevolare la loro operatività. È stata anche l’occasione per riflettere sulla consulenza di valore che ogni giorno mettiamo al servizio dei clienti nel nostro ruolo di assicuratori. Gli intermediari rappresentano un canale distributivo nel quale crediamo fortemente, collaborando con oltre 400 società di brokeraggio assicurativo attive in tutta Italia.

D. Quale messaggio si sente di dare agli agenti, in questa ultima parte dell’anno? Può anticipare qualche novità che lancerete nel 2024?

R. Sicuramente l’obiettivo principale, per me, è rafforzare le nostre relazioni commerciali e offrire un servizio che sia di eccellenza e vicinanza ai nostri clienti, alla nostra rete agenziale, alle compagnie, ai broker, alle banche e, con loro, rispondere alle esigenze di mercato per contribuire allo sviluppo di una cultura sulla tutela legale in Italia. Gli intermediari hanno sempre avuto e continueranno ad avere un ruolo primario nel piano industriale di Das e lo dimostreremo continuando a investire in tecnologia per snellire i processi e adeguando le nostre soluzioni assicurative all’evoluzione dei bisogni dei clienti. Come già accennato, abbiamo anche in programma lo sviluppo di una nuova offerta con garanzie e servizi innovativi. Proseguiremo, inoltre, il percorso di sostenibilità intrapreso negli ultimi anni con importanti iniziative che sostengono i tre pilastri su cui si fonda la nostra identità aziendale: il valore umano, la responsabilità ambientale e la tutela dei diritti, come i nostri sportelli di consulenza legale gratuita a favore di categorie svantaggiate. In questo quadro continuerà anche il nostro impegno nel supporto a progetti culturali di interesse locale e nazionale, per valorizzare l’unicità del territorio in cui abbiamo sede.

Fabio Sgroi

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