Il presidente del Gaat dopo la firma dell’intesa con la compagnia in materia di trattamento dei dati personali dei clienti.
L’accordo dati in materia di trattamento dei dati personali dei clienti siglato ieri? Per il Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat) migliora la situazione precedente che vedeva gli agenti «meri responsabili del trattamento».
In particolare, il presidente Roberto Salvi, in una nota, rimarca il fatto che il nuovo accordo «riconosce all’agente la facoltà di trattare i dati anche disgiuntamente dalla compagnia “in relazione alle diverse attività che i due contitolari possono svolgere” e sancisce anche il poter continuare a trattare i dati personali come titolare autonomo in caso di risoluzione del rapporto di agenzia».
L’accordo è stato votato all’unanimità dal consiglio nazionale del Gaat. Ieri, come riportato, è arrivata la firma con la mandante.
LA POLEMICA CON LO SNA – Salvi, nel comunicato diramato alla stampa, ha voluto esprimere la sua opinione in merito alle «incomprensibili» polemiche sollevate dal Sindacato nazionale agenti, contrario, fra l’altro, al principio della contitolarità.
«Non posso che dichiararmi più stupito che dispiaciuto poiché ho comunicato allo Sna l’intento di sottoscrivere l’accordo con lo spirito di leale e corretta informativa, ma non certamente perché Sna abbia titolo per richiamare o peggio ancora giudicare i gruppi agenti su questa materia», ha sottolineato Salvi. «La stessa, infatti, non rientra certamente nelle previsioni dell’articolo 16 dello Statuto che prevede la verifica e la ratifica di un “Accordo integrativo”. Gli accordi dati non possono essere considerati integrativi», ha proseguito il presidente del Gaat, «poiché l’accordo con Ania non contempla, ahimè, la regolamentazione di questa materia. Gli accordi dati dei gruppi agenti sono proprio figli dell’ingiustificata latitanza Sna, da molti anni, sulla trattativa di primo livello. A oggi non esiste un quadro normativo di primo livello sulla questione, non può pertanto esserci accordo integrativo: è intuitivo. Pertanto almeno finché lo Sna non chiuderà un accordo di primo livello non ha titolo per criticare l’attività dei gruppi agenti. Questione chiusa».
Fabio Sgroi
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