Il procedimento nei confronti degli “inoperativi” era stato comunicato lo scorso 8 giugno e gli interessati avevano avuto tempo fino allo scorso 2 luglio per sottoporre all’attenzione dell’istituto di vigilanza eventuali circostanze giustificative dell’inoperatività.
L’Ivass ha pubblicato sul proprio sito il provvedimento di cancellazione d’ufficio dal Rui per 161 intermediari (97 agenti e 64 broker) per mancato esercizio dell’attività senza giustificato motivo per oltre tre anni (sulla base di quanto previsto dagli articoli 113, comma 1, lettera C del Codice delle assicurazioni e 30, comma 1, lettera C del Regolamento n. 40/2018).
L’avvio della procedura di cancellazione era stato comunicato lo scorso 8 giugno e gli interessati hanno avuto tempo fino allo scorso 2 luglio per sottoporre all’attenzione dell’istituto di vigilanza eventuali circostanze giustificative dell’inoperatività.
A seguito della cancellazione, l’intermediario non perde tuttavia il requisito della professionalità e potrà chiedere in qualunque momento la reiscrizione nel Rui, purché in possesso di tutti gli altri requisiti previsti per l’iscrizione (obblighi di pagamento del contributo annuale di vigilanza, obblighi di aggiornamento professionale e pagamento della tassa di concessione governativa).
Contro il provvedimento di cancellazione dell’Ivass è ammesso il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio entro 60 giorni dalla notificazione e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione.
Nell’elenco di coloro che sono stati cancellati d’ufficio dal Rui figurano, fra gli altri, manager di spicco del settore assicurativo. Fra questi Massimo Michaud, attuale presidente del Cineas, che era inoperativo dal 27 luglio 2017, Fabio Edoardo Ermanno Carniol, attuale managing director e general manager Helvetia Italia ed Helvetia Vita, inoperativo dal 19 aprile 2018 e Uberto Ventura, ex Marsh, Aon, Willis Towers Watson, inoperativo dal 28 ottobre 2017.
Fabio Sgroi
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