Molte rappresentanze agenziali hanno raggiunto accordi con le proprie mandanti sul tasso di interesse annuo utilizzato per l’elaborazione del piano di restituzione delle rate di rivalsa o sulla rateazione. Altri gruppi attendono gli sviluppi della trattativa a livello nazionale. Ecco i risultati di una inchiesta condotta da tuttointermediari.it.
Quello della rivalsa rappresenta una delle tematiche centrali nel rapporto fra compagnie e agenti. L’articolo 37 dell’accordo nazionale agenti del 2003 disciplina questo istituto e riconosce all’impresa, in generale, il diritto appunto di rivalsa «verso l’agente subentrante per le indennità dovute all’agente cessato o ai suoi eredi». In sostanza, la liquidazione di un agente che lascia corrisponde alla rivalsa per un altro agente che rileva l’agenzia. Questo sistema, per svariati motivi che non vengono affrontati in questo articolo (ma tuttointermediari.it si propone in futuro un approfondimento), oggi non sembra più reggere in piedi. Per questa ragione gli intermediari chiedono una revisione.
Dal punto di vista politico, la questione andrebbe affrontata fra l’Ania e le organizzazioni rappresentative degli agenti (contrattazione di primo livello). Visti i rapporti non proprio idilliaci (e non da ora) fra le parti, la situazione è in stand-by. Anzi, alcune compagnie stanno provando a raggiungere direttamente accordi con i propri gruppi aziendali agenti. Oggi come è la situazione? tuttointermediari.it ha provato a capirne di più e in questa inchiesta fa un quadro panoramico su come si sono mossi e come intendono muoversi i Gruppi aziendali agenti, molti dei quali hanno dato, diciamo così, la fiducia «a tempo» alle rappresentanze sindacali. Della serie: «o raggiungete un accordo in breve tempo o ci muoveremo autonomamente».
All’indagine hanno partecipato ben 29 gruppi aziendali agenti, molti dei quali hanno raggiunto degli accordi con le rispettive mandanti finalizzati ad ammortizzare il pagamento dell’agente subentrante, in parziale deroga al secondo comma dell’articolo 37 dell’ANA 2003 («il versamento dell’importo della rivalsa venga effettuato in rate annuali, uguali e anticipate, comprensive dell’interesse annuo del 3%. La rateazione è di 6 annualità se l’agente predecessore abbia gestito l’agenzia per non più di 8 anni; di 9 annualità se il predecessore abbia gestito l’agenzia per più di 8 anni, ma non più di 16, ed infine di 12 annualità se il predecessore abbia gestito l’agenzia per più di 16 anni»).
È il caso di Agenti Groupama Italia (Agit), che nel 2011 ha ottenuto che il tasso di interessi annuo, utilizzato per l’elaborazione del piano di restituzione delle rate di rivalsa, venisse stabilito nella misura dell’1,5% e che la rateazione fosse elevata di due anni rispetto alle durate previste in funzione dell’anzianità di gestione dell’agente precedente.
Il Gruppo agenti Axa Italia, nell’accordo integrativo del 2012 ha ottenuto la possibilità di prolungamento temporale da 3 a 6 anni senza aumento di interessi. «Questo prolungamento», spiega il presidente Gaspare Menduni, «viene concesso calcolando il rapporto tra le provvigioni annuali e l’importo annuale della rivalsa: se tale rapporto è uguale o superiore all’8% gli agenti potranno richiedere il prolungamento di 3 anni fermo restando il monte interessi calcolato sulla durata originaria. Qualora,anche a seguito del ricalcolo, il rapporto sia ancora superiore all’8%, si potrà richiedere un ulteriore prolungamento di 3 anni per un totale di 6».
Il Gruppo agenti Vittoria ha trattato solo in parte questo tema con la propria mandante. «In parte perché al momento», precisa il presidente Roberto Arena (nella foto a sinistra), «abbiamo solo concordato nel nostro accordo integrativo un allungamento dei tempi di restituzione della rivalsa portando quanto contenuto nell’ANA 2003 all’art. 37 rispettivamente da 6 a 9, da 9 a 12 e da 12 a 18 anni. Per quanto riguarda gli interessi, valgono i parametri previsti dall’ANA 2003, salvo accordi di natura commerciale che possono essere concordati caso per caso, ma che non sono da considerare una regola».
Con la firma dell’accordo commerciale 2012, il Gruppo aziendale agenti Assimoco – Assimoco Vita ha ottenuto «solamente la riduzione del tasso di interesse all’1,5% per le rivalse future, lasciando inalterati tutti gli altri aspetti legati a rivalse e indennità. Le rivalse in essere ante 2012 non sono state riconteggiate, salvo alcuni singoli casi, dove l’agente ha eventualmente concordato singoli accordi con la mandante», dice il presidente Giovanni Garro.
«Per armonizzare gli svariati differenti mandati rilasciati nei vari anni dalle diverse compagnie confluite nel gruppo Aviva, il Gruppo agenti Aviva, nel giugno del 2013 e nel rispetto delle norme ANA e delle direttive legislative, ha raggiunto un accordo con la mandante ed è stata inserita in premessa una norma a salvaguardia dei singoli agenti di ogni diritto acquisito», spiega il presidente Pierangelo Colombo. «Abbiamo ottenuto che le variabili positive del rapporto non fossero oggetto di accordi integrativi, a scadenza, bensì parte integrante del mandato: calcolo e durata del periodo di pagamento della rivalsa (interessi del 3% calcolato sulle rate a venire – proroga del piano minimo di tre anni); facoltà dell’agente di optare per indennità fine rapporto o liberalizzazione portafoglio; salvaguardia delle tabelle provvigionali, senza limiti temporali, anche in caso di subentro di mandato, per favorire l’inserimento dei giovani nell’ambito dell’azienda agenzia; ad avvenuta sottoscrizione del mandato, formalizzazione e pubblicizzazione della relativa procura notarile».
Il Gruppo agenti Reale Mutua ha raggiunto una intesa con la mandante nell’ambito dell’accordo 2012. «Per quanto riguarda gli agenti fidelizzati, subentranti nella gestione di un portafoglio agenziale, la durata della rateizzazione è stata prolungata nella misura del 50%. Ciò in deroga al comma 2 dell’art. 37 dell’ANA 2003», afferma il membro di giunta Renato Montalbano. «Anche la durata residua della rateizzazione della rivalsa in corso di pagamento, da parte di agenti fidelizzati, è stata prolungata nella misura del 50%. I prolungamenti del periodo di dilazione non determinano la maturazione di ulteriori interessi rispetto a quelli calcolati sulla dilazione prevista dall’art. 37 dell’ANA 2003».
Vediamo i Gruppi agenti della galassia UnipolSai. «Ius Associati, a suo tempo Gruppo agenti Aurora, ha condiviso nel 2011 un accordo integrativo, cosiddetto Patto Unipol che, relativamente alla rivalsa, prevede una condizione migliorativa in termini di rateazione (aumentata del 50%), senza ulteriori interessi sul maggior periodo», afferma il vicepresidente Corrado Di Marino. «Gli interessi pur rimanendo pari al 3% rispetto allo stesso importo e alla durata originaria, spalmandoli su di un periodo di tempo maggiore, risultano in pratica più sostenibili e matematicamente inferiori. L’accordo prevede, inoltre, il pagamento mensile in luogo dell’annuale per importi superiori ai 6.000 euro annui e ulteriori norme a garanzia dell’agente subentrante in particolari casi di perdita sul portafoglio assegnato».
«Come Associazione Agenti UnipolSai abbiamo raggiunto un accordo che allunga di una volta e mezza la durata di pagamento della rivalsa», evidenzia il presidente Enzo Sivori. «Quindi coloro che devono pagare la rivalsa in 6 anni possono farlo in 9 anni, chi in 9 anni può farlo in 13, chi in 12 anni può farlo in 18 mesi. A seguito dell’indagine Antitrust, la compagnia si è impegnata a ridiscutere indennità e rivalsa nel giro di 3 anni. La nostra posizione è che è un argomento del genere va risolto nell’ambito di una trattativa di primo livello, ma noi siamo disponibili a ragionare con la mandante. Ciò non vuol dire siglare accordi specifici, almeno fino a quando ci sono margini di possibilità attraverso la contrattazione di primo livello».
«Il Gruppo agenti Sai ha sottoscritto un accordo in tema di rivalsa già nel 2008», afferma il presidente Jean François Mossino (nella foto a destra). «Fermo restando l’impianto dell’accordo ANA, il nostro gruppo ha sancito che qualsiasi piano di rivalsa va spalmato in 18 anni, con rate mensili, per cui ovviamente l’interesse che generalmente è del 3% risulta mediamente dall’1% all’1,5% a seconda che siano piani di rivalsa lunghi o brevi».
Nessun accordo per il Gruppo agenti Liguria. «All’invito della compagnia non abbiamo neppure risposto in quanto lo scorso 1 agosto abbiamo notificato l’interruzione delle relazioni industriali», fa sapere il membro di giunta Pier Paolo Eufrate.
Niente accordo anche per Milano Assicurazioni gruppo agenti professionisti (Magap): «Abbiamo incontrato la compagnia e abbiamo affermato che quello della rivalsa è una tematica concernente la contrattazione di primo livello. Fino a quando non si raggiunge una intesa non intendiamo trattare», dice il presidente Francesco Bovio.
«L’accordo sottoscritto dal Gruppo agenti La Fondiaria prevede che il cumulo degli interessi calcolato come da ANA venga spalmato non in 12 ma in 18 anni», afferma il presidente Vittorio Giovetti. «L’intesa, raggiunta nel 2008 e ancora vigente, è stata molto apprezzata dagli iscritti al gruppo».
Capitolo Generali. Vincenzo Cirasola, presidente del Gruppo agenti Generali, fa sapere che la rappresentanza «ha già in atto da anni una dilazione del periodo di pagamento della rivalsa, senza aggravio di interessi, che di fatto equivale a una diminuzione del tasso di interesse». Adesso, il gruppo agenti sta trattando un nuovo accordo integrativo che prevede anche dei miglioramenti dell’accordo in corso per la rivalsa.
E mentre il Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat) non tratta questa tematica («non ho affrontato e non affronterò la questione rivalsa con la compagnia per rispetto di Sna: si tratta, infatti, di trattativa di primo livello demandata ai sindacati», puntualizza il presidente Roberto Salvi), il Gruppo agenti Augusta lo ha fatto, seppur in parte: «Il tema delle rivalse è stato affrontato e parzialmente risolto a favore delle agenzie più critiche che facciano richiesta di assistenza, nell’ambito di un accordo di sostegno che il mio gruppo ha sottoscritto con Generali Italia», dice il presidente Federico Serrao.
«Il Gruppo agenti Lloyd Italico ha stipulato, finora, un accordo sulla possibilità di spalmare la rivalsa residua su un periodo più lungo, minimizzando l’impatto delle rate annuali», dice il presidente Antonio Canu (nella foto a sinistra). «Non abbiamo mai sollecitato la compagnia sul tema, nonostante le richieste di alcuni iscritti dovute alla forte sofferenza finanziaria generata dal rapporto tra riduzione dei portafogli e costanza della rivalsa, proprio per non danneggiare e “inquinare” la trattativa di primo livello. E continueremo a rifiutare inviti in tal senso nonostante gli impegni Antitrust. La trattativa di primo livello, però, langue. Fino a quando gli agenti potranno resistere nel rispettare una disciplina sindacale che noi come gruppo agenti continuiamo a rispettare e imporre loro? Che fanno i sindacati di categoria?»
Alfonso Coltro, presidente del Gruppo agenti Italiana Assicurazioni, spiega la posizione del suo gruppo: «Per quanto attiene le eventuali trattative delle varie indennità e rivalsa, che condivido siano e resteranno, almeno per noi, di esclusiva competenza delle trattative di Primo livello, non abbiamo trattato nulla, se non le libera scelta di prorogare del 50% il tempo del pagamento della rivalsa. Questa facoltà è contenuta nel rinnovo dell’accordo aziendale dell’1 gennaio 2013».
«Con la recente firma dell’accordo integrativo, la compagnia ha concordato con noi la restituzione del 50% della quota interessi relativi ai piani di rivalsa non scaduti», afferma Donato Lucchetta, vice presidente del Gruppo aziendale agenti Cattolica, che aggiunge: «Sia chiaro: l’argomento rivalsa è integralmente demandato alla trattativa di primo livello».
«Ufficialmente non c’è alcun accordo, però si interviene a seconda dei singoli casi per quanto riguarda aspetti come la rateizzazione e il prolungamento», dice Tonino Rosato, uno dei tre presidenti dell’Associazione Agenti Allianz. «Aspetteremo due-tre mesi per capire come si evolve lo scenario. Dopo di che è chiaro che comunque qualcosa si dovrà istituzionalizzare».
Posizione di attesa anche per il Gruppo agenti assicurazione Carige: «Non abbiamo nessun accordo in essere. Certo l’ideale sarebbe il raggiungimento di un accordo fra le associazioni di categoria e l’Ania. Se sarà così, bene. Viceversa, qualcosa, i gruppi agenti, dovranno pur fare. Non possiamo aspettare in eterno», avvisa il presidente Letterio Munafò.
Giancarlo Guidolin (foto a destra), presidente Associazione Agenti Tua Plurimandatari Riuniti, partecipa così all’indagine «È un argomento che tratteremo a breve anche se, trattandosi di agenti plurimandatari che non hanno avuto in dote portafogli dalla compagnia, è un problema del tutto marginale. È mia intenzione trattare due punti: la quantificazione della rivalsa con 24 mesi di differimento dall’assegnazione del portafoglio e una riduzione dei tassi di interesse di frazionamento. Oltre non mi spingerei per non sottrarre, alle rappresentanze generaliste, la contrattazione di primo livello».
È lo stesso ragionamento del Gruppo agenti Cattolica Duomo UniOne: «Intendiamo occuparci della trattativa di secondo livello in modo complementare e sussidiario alla attività che Sna svolge essendo noi associati allo Sna e quindi la trattativa di primo livello a nostro avviso è di competenza della nostra organizzazione generalista», tiene a precisare il presidente Salvatore Palma. «All’interno dell’accordo di partnership che abbiamo siglato con la mandante c’è un passaggio che riguarda la rivalsa: abbiamo trattato l’abbattimento del tasso di interesse del 50%. Non ci siamo prevaricati un ruolo che a nostro avviso non ci compete, Certamente se dovesse cambiare lo scenario per cui a un certo punto sarà necessario che questo sistema di relazioni venga smantellato vedremo cosa fare».
«Il Gruppo agenti Sara non ha raggiunto alcun tipo di accordo con l’impresa, né sul tasso di interesse, né sulla rateazione. Certamente esiste l’intenzione di ottenere qualcosa nel futuro, e questo sarà uno dei fronti sui quali probabilmente si misurerà la prossima giunta, visto che quella attuale è in scadenza di mandato e nel prossimo congresso, entro fine anno, verranno eletti i nuovi rappresentanti», dice il vicepresidente Emanuele Scandola.
Giuseppe Consoli, presidente del Gruppo agenti Itas: «Non abbiamo ancora raggiunto nessuno accordo, attendiamo gli esiti del tavolo di lavoro nazionale, che speriamo concretizzi qualche risultato nel breve volgersi di qualche mese. In caso contrario siamo pronti a ragionare con la compagnia sul da farsi».
Non hanno siglato alcun accordo il Gruppo aziendale agenti Rsa («la rivalsa, su richiesta dell’intermediario, può essere frazionata mensilmente con interessi del 3%», dice il presidente Dario Mannocci) e il Gruppo aziendale agenti Nationale Suisse («Mi sembra che sia ancora materia di accordo Ana, quindi intavolare il discorso è dal mio punto di vista una “fuga in avanti”», afferma il presidente Roberto Zanirato).
«Il Gruppo agenti Fata ha sempre rifiutato qualsiasi approccio della direzione sull’argomento rivalsa e liquidazioni», sottolinea il vicepresidente Sergio Sterbini. «Siamo sempre intervenuti, su richiesta dei colleghi, per la trattazione del ricalcolo della rivalsa su agenzie che hanno avuto bonifiche di portafoglio o importanti perdite dello stesso. In quasi tutti i casi abbiamo ottenuto riduzioni o dilazioni».
Pierguido Durini, presidente del Gruppo agenti Helvetia: «In merito all’oggetto non abbiamo mai avuto criticità fra colleghi e compagnia per cui non abbiamo mai lavorato sul caso. Qualche anno fa abbiamo portato a compimento un accordo che consentiva in maniera agevolata di passare dal preconto al ricorrente mediante frazionamento preconto da restituire e incentivazione su tabella provvigionale che consentisse l’azzeramento della spesa per l’agente. Oggi per le problematiche inerenti la rivalsa (tipo difficoltà di pagamento, ulteriore frazionamento) gestisco le problematiche personalmente con la direzione commerciale che dimostra disponibilità al dialogo».
Chiudiamo con il neonato Gruppo Agenti Arag Italia: «Allo stato attuale non c’è alcuna trattativa in corso e diverso da quello che è oggi l’accordo nazionale agenti. Adesso l’argomento non è fra le nostre priorità. In futuro si potrà pensare», dice il presidente Riccardo Berta.
Fabio Sgroi
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