mercoledì 22 Ottobre 2025

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RISCHIO POLITICO E TERRORISMO: LA MAPPA DI AON

Secondo una survey del 2018, terrorismo e attivismo politico sono le cause di nuove vulnerabilità per il business in Europa.
  

Terrorismo e attivismo politico sono le cause di nuove vulnerabilità per il business in Europa. È quanto emerge dalla mappa di Aon dedicata a rischio politico e terrorismo (edizione 2018), realizzata in collaborazione con Continuum Economics e con The Risk Advisory Group. Secondo il report della società di brokeraggio, «l’Europa deve affrontare un contesto sempre più complesso dal punto di vista della sicurezza, poiché il terrorismo islamico e di estrema destra stanno creando delle nuove vulnerabilità per il business e le comunità».

La survey ha esaminato il rischio politico, terroristico e di political violence in tutto il mondo. La 22esima edizione della ricerca delinea un quadro «che si è ulteriormente inasprito a causa della rinascita di una politica di matrice populista, che ha incoraggiato cambiamenti politici potenzialmente divisionisti e potrebbe alimentare ideologie estremiste, sfidando l’ordinamento europeo».

Si tratta di una situazione che sta creando nuovi rischi per il business, dalla sicurezza dei dipendenti e di asset a causa di un crescente rischio di atti terroristici, agli impatti sulle supply chain e sugli investimenti, come risultato di politiche governative populiste. C’è una gamma di soluzioni per la gestione del rischio che le organizzazioni possono mettere in atto per rispondere a queste condizioni complesse.

I principali risultati dell’edizione 2019 dell’Aon Risk Map for “Political Risk, Terrorism and Political Violence” (che è progettata per aiutare le aziende a comprendere meglio e a orientarsi nell’evoluzione delle esposizioni create dal rischio politico, dal terrorismo e dalla political violence) hanno evidenziato, in chiave terrorismo, che: «I terroristi scelgono sempre più spesso come loro obiettivi gli spazi pubblici e le grandi concentrazioni di persone, esponendo le aziende a conseguenze potenzialmente molto significative; la Germania ha registrato un picco di attacchi e complotti di estrema destra, con 23 attacchi che si sono verificati tra il 2016-2018, raddoppiando gli episodi precedenti; i combattenti degli Stati islamici rappresentano delle sfide significative per i servizi di sicurezza, le imprese e le comunità di tutta Europa; gli attacchi da parte degli Stati islamici in Europa e Nord America si sono dimezzati tra il 2017 e il 2018, ma anziché diminuire a livello globale, si sono concentrati altrove; il 16% degli attacchi terroristici nel 2018 ha colpito direttamente o ha avuto un impatto diretto sul business».

Per quanto riguarda, invece, il populismo: «Non è più una questione marginale in Europa (11 Paesi europei hanno ora partiti populisti al governo e in 33 Paesi europei i partiti populisti detengono in media il 22% dei voti); nei Paesi in cui politiche di stampo populista hanno portato maggiori ostacoli al commercio è aumentata la possibilità di iniziative politiche volte a ostacolare i contratti già stipulati, costringendo al contempo le aziende a rivedere le loro supply chain per l’aumento dei dazi e delle barriere commerciali; la preclusione contro l’immigrazione è tra i principi cardine di molti movimenti populisti (ciò andrà probabilmente ad alimentare ulteriormente il terrorismo di estrema destra e le tensioni sociali); i rischi sono evidenti anche per le imprese europee che operano a livello mondiale, con aree come l’Africa subsahariana e l’America Latina particolarmente esposte a ingerenze governative che possono incidere sulla capacità delle imprese di investire e operare a livello internazionale». (fs)

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