La richiesta è l’istituzione di un gruppo di lavoro per conoscere anticipatamente l’impatto di catastrofi e pandemie nel nostro Paese.

L’istituzione di un gruppo di lavoro «per conoscere preventivamente l’impatto dei rischi cosiddetti sistemici, come per esempio quelli climatici, catastrofali, pandemici, al fine di trovarsi più preparati ad affrontare la portata e gli effetti di eventi negativi quando questi si verificano». La proposta è stata avanzata al Governo dal Consiglio nazionale degli attuari qualche giorno fa.
L’attuario, si legge in una nota, è il «valutatore dell’incertezza dovunque possa essere quantificata. Per definizione è quindi un risk manager, pronto a valutare i rischi con le tecniche statistico-probabilistiche proprie della sua capacità professionale. Non soltanto i rischi che potrebbero intaccare una società, un fondo pensionistico e in generale qualunque singola entità, ma anche quelli che minacciano interi settori dell’economia, collettività, Paesi, governi: appunto i rischi sistemici, molto più complessi da trasformare in modelli previsionali finalizzati alla prevenzione».
Gli attuari, come ha affermato Giampaolo Crenca, presidente del consiglio nazionale, ritengono che queste analisi e questi studi «dovrebbero essere riconosciuti dalla nostra legislazione prevedendo uno specifico gruppo di lavoro sui rischi sistemici. Siamo pronti a farne parte fin da subito, anche a coordinarlo se richiesto, mettendo le nostre competenze insieme a quelle di altre professioni al servizio del Paese». (fs)
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