lunedì 22 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

RISCHI “DIRECTORS AND OFFICERS NEL 2025”: ATTACCHI INFORMATICI E LEGATI ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE IN CIMA ALLA CLASSIFICA

I risultati di una ricerca condotta dalla società di brokeraggio Wtw.  

 

Il mondo cyber “domina la classifica dei rischi maggiori per gli amministratori e i risk manager italiani, con particolare attenzione per la crescita degli attacchi di social engineering e che utilizzano l’intelligenza artificiale”. È quanto emerge dalla Directors and Officers’ Liability Survey 2025, condotta dalla società di brokeraggio Wtw, con un particolare focus sull’Italia.

“L’attuale contesto economico – politico in cui gli amministratori si trovano a operare, la complessa evoluzione del quadro normativo, nazionale ed europeo, e il costante aumento di alcune tipologie di rischio”, sono alcuni dei fattori che portano, progressivamente, ad aggravare l’esposizione delle società e dei rispettivi organi di gestione e di controllo”.

Secondo la ricerca di Wtw, il 70% degli amministratori e manager italiani ha indicato la perdita di dati a seguito di incursioni informatiche come il principale rischio legato alla propria attività. Seguono, al secondo posto, a pari merito, le estorsioni di denaro legate ai cyber attacchi e il rischio in materia di salute e sicurezza sul lavoro (61%).

I settori italiani più colpiti sono risultati il manifatturiero, la sanità (che ha registrato un incremento dell’83% di attacchi rispetto al 2023) e l’ambito finance.

La crescita degli attacchi informatici, ha sottolineato Wtw, “è senz’altro legata all’ascesa dell’intelligenza artificiale”. Individuato come potenziale rischio emergente nell’indagine dello scorso anno, è entrata per la prima volta in classifica nella survey Wtw 2025 (indicato dal 39% degli amministratori italiani).

Altro rischio particolarmente percepito in Italia (è, infatti, assente nella classifica top 7 a livello globale) è il social engineering, una tecnica di attacco cyber che, sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale, “poggia le proprie fondamenta sullo studio del comportamento delle persone, con il fine di manipolarle ed estorcere informazioni confidenziali”.

Per quanto riguarda i rischi Esg (Environmental, Social, Governance), le organizzazioni confermano di essere “particolarmente sensibili” a queste tematiche, ma rispetto al 2024 si è assistito “a una ridistribuzione delle aree più attenzionate”. In Italia, infatti, mentre i rischi legati alla governance e anche quelli legati al cambiamento climatico sono scesi di molto nella classifica dei rischi più avvertiti, si affacciano nuovi rischi relativi all’ambito social.

Infine, da segnalare l’entrata in classifica, per la prima volta, ottenendo il 42% dei riscontri, del rischio legato alle tematiche DE&I (Diversity, equity and inclusion). (fs)

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