mercoledì 29 Ottobre 2025

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RISCATTI NEI RAMI VITA: NEL 2023 SONO CRESCIUTI DEL 59%

Rispetto al 2022, il tasso di riscatto si è incrementato di 4,2 punti percentuali, raggiungendo un valore pari al 10,7% per le polizze rivalutabili e all’11,3% per quelle unit-linked. Lo studio dell’Ivass.

 

Nel 2023, i riscatti nei rami vita, complessivamente pari a 85 miliardi di euro, sono aumentati del 59% rispetto al 2022. Il tasso di riscatto si è incrementato di 4,2 punti percentuali, raggiungendo un valore pari al 10,7% per le polizze rivalutabili e all’11,3% per quelle unit-linked. È quanto ha evidenziato l’Ivass in uno studio presentato qualche settimana fa.

Lo studio ha confermato l’esistenza di una relazione «statisticamente significativa» tra il tasso di riscatto e il rendimento dei Btp, «coerentemente con l’ipotesi che in periodi di aumento dei tassi di interesse i risparmiatori tendono a riscattare le polizze per cercare alternative più profittevoli rispetto ai prodotti assicurativi», ha osservato l’istituto di vigilanza.

In particolare, dopo un lungo periodo di tassi di interesse bassi, nel 2022 i rendimenti dei titoli obbligazionari a livello globale hanno ripreso a crescere. Allo stesso modo, l’incremento dei prezzi al consumo ha portato l’indice inflattivo all’8,1% sempre nel 2022.

La presenza di tassi di interesse elevati, ha ricordato l’Ivass, «favorisce un aumento delle richieste di riscatto spingendo gli assicurati a dismettere le polizze assicurative per investire in strumenti finanziari alternativi più redditizi». Ne deriva che un numero elevato di riscatti «può a sua volta esporre le imprese assicurative al rischio di liquidità quando per far fronte ai riscatti devono smobilizzare i titoli prima della loro naturale scadenza. Lo smobilizzo dei titoli, quando i tassi sono crescenti, può comportare la realizzazione di minusvalenze».

I riscatti sono stati maggiori per le polizze distribuite da imprese che hanno utilizzato in prevalenza il canale bancario (tasso di riscatto in crescita di 6,2 punti percentuali nel 2023) rispetto a quelle distribuite da imprese che fanno prevalente ricorso ad agenti, broker o vendita diretta (+2,5 punti). L’elasticità rispetto al rendimento dei BTP per il canale bancario ha presentato differenze in base alla natura della rete distributiva (proprietaria o non proprietaria). Non si sono rilevate differenze significative, infine, tra i prodotti misti e a vita intera. (fs)

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