giovedì 11 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

RIMOZIONE TACITO RINNOVO SU ALCUNE POLIZZE: VIA ALLA SPERIMENTAZIONE DI UNIPOL ASSICURAZIONI. AUA E SNA MONITORANO LA SITUAZIONE

La strategia della compagnia bolognese sta facendo discutere e apre nuovi interrogativi nel mondo della distribuzione per via degli impatti sulle agenzie e sugli assicurati…

Nelle scorse settimane uno dei temi su cui si è concentrata l’attenzione del Sindacato nazionale agenti è stato quello relativo alla sperimentazione, da parte di Unipol Assicurazioni, della «eliminazione della clausola del tacito rinnovo da una serie di polizze», in particolare casa, condominio, commercio e impresa.

Come ha sottolineato Enzo Sivori, presidente di Agenti UnipolSai Associati (Aua), in una lettera inviata agli iscritti, «le caratteristiche di innovazione che avrà per il mercato italiano» questa iniziativa «suggeriscono cautela» e proprio per questa ragione compagnia e gruppo agenti hanno concordato di procedere «gradualmente». Da qui la sperimentazione.

In pratica, dallo scorso 1° settembre, sulle polizze di cui si faceva riferimento in precedenza viene proposta una variazione che ha come unico obiettivo “la rimozione del tacito rinnovo (a parità di premio e altre condizioni), fatta salva la possibilità per i clienti di accettare o meno tale modifica contrattuale”, ha fatto sapere Sivori. L’andamento dell’iniziativa sarà “costantemente monitorato, in sede di commissione paritetica, al fine di valutarne l’impatto e adottare gli eventuali correttivi che dovessero rendersi necessari”.

Il contributo riconosciuto a tutte le agenzie Unipol Assicurazioni che “applicano la variazione ad almeno il 95% delle polizze incassate entro il 31 ottobre 2025 sarà pari all’1% dei premi netti incassati sulle polizze oggetto dell’iniziativa e con scadenza tra il 1° settembre 2025 e il 31 agosto 2026 (calcolando le polizze effettivamente incassate nel periodo e a condizione che la retention sulle polizze del perimetro non sia inferiore di oltre 5 punti alla media regionale); ciascuna agenzia che maturerà l’incentivo riceverà un pari importo nell’anno successivo, a condizione che non raggiunga il 95% del budget persone nell’anno 2026. Le agenzie che supereranno l’85% delle variazioni applicate non saranno interessate da attività ‘forzose’ da parte della compagnia, che si limiterà a proporre la variazione a ogni scadenza successiva”.

In merito a questa iniziativa, lo Sna, ha fatto sapere attraverso una nota, ha messo in guardia gli agenti Unipol Assicurazioni «rispetto alle criticità derivanti dall’eliminazione del tacito rinnovo, evidenziando, fra le altre, la mancata previsione di una corretta remunerazione del maggior impegno necessario a gestire modalità di rinnovo che coinvolgerebbero non soltanto aspetti amministrativi, ma anche di compliance del ruolo degli agenti, tenuti a garantire comunque ai clienti coperture appropriate e completezza di informazione in una situazione che, di fatto, si configurerebbe, ad ogni rinnovo, come una nuova negoziazione con il cliente».

In una lettera recentemente inviata agli agenti Unipol Assicurazioni, il sindacato ha ricordato che da sempre «ha contrastato l’uso distorto dello ius variandi, così come tutte le forme di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali che rischiano di minare il ruolo centrale dell’agente nella relazione con il cliente, mettendone altresì a rischio il rapporto fiduciario con gli assicurati».

L’eliminazione del tacito rinnovo, ha proseguito lo Sna, «altro non è che una forma di deregolamentazione che concede ampio spazio all’introduzione di modifiche contrattuali che potrebbero essere pregiudizievoli  per il cliente e andare a detrimento della figura dell’agente. Di fatto uno ius variandi ancora più semplice da gestire, per le imprese di assicurazione. Pur comprendendo le esigenze delle imprese, connesse alla continua evoluzione del mercato», lo Sna ritiene «che ogni sperimentazione che possa incidere sulle dinamiche generali e quindi sul sistema dell’intermediazione assicurativa professionale nel nostro Paese, debba essere preceduta da un serio e approfondito confronto, ampio e trasparente, con la rappresentanza sindacale degli agenti, e non limitarsi a tavoli paritetici tra singole rappresentanze aziendali e rispettive singole compagnie».

Qualche settimana fa, i rappresentanti di Sna e Aua si sono incontrati allo scopo di condurre una valutazione condivisa della situazione. Un confronto che ha soddisfatto le parti, che hanno concordato sulla necessità di monitorare attentamente lo sviluppo del progetto e valutare congiuntamente eventuali ulteriori passi. Intanto, dal primo settembre scorso, la sperimentazione  è partita.

Fabio Sgroi

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