L’istituto di vigilanza ha ritenuto precisare alcuni aspetti dopo la lettera al mercato diramata nei giorni scorsi.
Dopo la lettera al mercato diramata nei giorni scorsi dall’Ivass attraverso la quale sono state indicate le modalità e i tempi per acquisire informazioni relative alle polizze sui rischi catastrofali (in particolare sui prezzi), lo stesso istituto di vigilanza ha ritenuto opportuno pubblicare sul proprio sito istituzionale alcune Faq.
Nel dettaglio, l’Ivass ha specificato che nella prima rilevazione da inviare a settembre vanno considerate «tutte le polizze catastrofali in essere a fine luglio, anche se emesse con edizione tariffaria e normativa prima dell’entrata in vigore del decreto (31 marzo 2025, ndr), al fine di ricostruire un archivio storico delle polizze emesse che includono queste coperture».
Il premio da indicare è «quello annuo comprensivo delle imposte al netto delle coperture accessorie / garanzie diverse da quelle obbligatorie previste dal decreto. Laddove non fosse possibile isolare tale componente, andrà comunicato il premio comprensivo avendo cura comunque di valorizzare, secondo le modalità indicate nelle istruzioni alla lettera al mercato, il flag che segnala la presenza di “altre coperture”».
In presenza di multiubicazione va considerato «il premio complessivo per tutte le ubicazioni» e «analoga aggregazione deve essere effettuata ai fini dell’indicazione delle somme assicurate».
In relazione ai valori delle franchigie, limiti di indennizzo e scoperto, in caso di multiubicazione quale informazione va indicata? L’informazione, ha specificato l’Ivass, «deve fare riferimento al complesso di tutte le ubicazioni, indicando la franchigia, i limiti di indennizzo e lo scoperto massimi tra tutti quelli relativi alle varie ubicazioni, prendendo in considerazione le franchigie, limiti di indennizzo e scoperto riferiti alle sole coperture obbligatorie per legge».
Infine, l’invio dei dati relativi al contratto «deve essere effettuato dalla sola impresa delegataria per il 100% delle coperture, a prescindere dalla ripartizione in coassicurazione tra le varie imprese coinvolte, al fine di evitare la segnalazione dello stesso contratto da parte di più imprese con possibili duplicazioni». (fs)
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