L’Unione agenti Axa e il Gruppo agenti Zurich hanno impugnato il provvedimento. Il ricorso sarà discusso nella camera di consiglio il prossimo 18 ottobre.

Ora anche i gruppi aziendali agenti si muovono contro l’applicazione del Regolamento Ivass 51/2022 (Preventivatore Rc auto).
Nella giornata di oggi l’Unione Agenti Axa (Uaa), presieduto da Alessandro Lazzaro, e il Gruppo agenti Zurich (Gaz), presieduto da Enrico Ulivieri, hanno diramato un comunicato attraverso il quale hanno reso noto di aver notificato (congiuntamente lo scorso 22 settembre) all’Ivass e depositato al Tar per il Lazio un ricorso contro appunto il Regolamento 51/2022 dell’istituto di vigilanza.
Il ricorso, promosso con lo Studio Bullo-Ranieri Avvocati di Milano e autonomo rispetto a quello proposto dal Sindacato nazionale agenti, si propone di «sostenere e rafforzare le associazioni nazionali di categoria nell’attività di contrasto ad un’iniziativa che, allo stato, non genererà benefici per i consumatori pur ponendosi, al contempo, in frontale contrasto con gli obiettivi di semplificazione dichiarati dallo stesso istituto di vigilanza. Lo dimostra la previsione, introdotta ex novo in sede regolamentare, secondo la quale gli agenti, in caso di conclusione di un contratto Rc auto, raccolgono e conservano… la dichiarazione con la quale il cliente attesta di aver ricevuto le informazioni sui premi offerti dalla imprese… o di aver utilizzato il servizio Preventivass autonomamente».
Uaa e Gaz ritengono che «non solo tale adempimento non sia previsto dalla normativa primaria, ma anche che l’Ivass, con la risposta al commento n. 37 all’esito della pubblica consultazione del 21 giugno 2022, si è spinto ad affermare che tale “dichiarazione deve essere… debitamente datata e sottoscritta”, pena la nullità del contratto, rilevabile solo dall’assicurato nel termine decennale di prescrizione».
Il Gaz e l’Uaa ritengono che, con la previsione di questo obbligo, l’Ivass abbia «esorbitato dai propri poteri, costituendo in capo agli intermediari un onere ingiustificato, irragionevole e sproporzionato, che aggrava inutilmente costi e tempi di emissione di ogni singolo contratto Rc auto, pur non arrecando alcun beneficio sostanziale ai consumatori». Il ricorso sarà discusso nella camera di consiglio il prossimo 18 ottobre.
Fabio Sgroi
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