Via libera all’intesa che, secondo le parti firmatarie, «rilancia un modello unico sul mercato» e «conferma la centralità delle agenzie». Ma per il Sindacato nazionale agenti non rispetta, in alcuni passaggi, le disposizioni previste nell’A.N.A. 2003.

Alla fine l’accordo 2025 denominato Casa Comune è stato firmato. Il Gruppo agenti Reale Mutua ha siglato il documento che sancisce l’intesa con la mandante, nonostante i dubbi e le perplessità del Sindacato nazionale agenti.
Secondo quanto reso noto dalla compagnia attraverso un comunicato, il nuovo accordo “conferma e rilancia un modello unico sul mercato”. L’intesa, “rinnovata a più riprese negli anni, rappresenta oggi un patto di sistema che conferma tutti gli elementi distintivi degli accordi precedenti, garantisce stabilità per il futuro e introduce soluzioni innovative per valorizzare tutte le risorse di agenzia”.
Il comunicato di Reale Mutua elenca anche le caratteristiche principali di questo accordo: “La conferma della centralità del canale agenziale e valorizzazione delle specificità delle singole agenzie; un posizionamento premium, grazie al mantenimento di istituti normativi e modelli remunerativi distintivi; la sostenibilità economica tra compagnia e rete, con un sistema che premia maggiormente le agenzie che contribuiscono al risultato complessivo; l’inclusione dei collaboratori e del personale di agenzia, attraverso un piano dedicato al welfare e alla crescita professionale”.
Questo piano, prosegue la nota, “offre a tutte le risorse di agenzia un modello unico sul mercato, con componenti welfare e previdenziali coerenti con il carattere mutualistico di Reale Mutua”. Completano il programma “l’accesso agevolato a prodotti e servizi del gruppo e il supporto della compagnia nella ricerca e inserimento di collaboratori con percorsi di formazione e crescita”.
IL COMMENTO DI REALE MUTUA E DEL GRUPPO AGENTI – «Questo accordo si è posto l’obiettivo di trovare il giusto equilibrio per premiare tutti i modelli di agenzia presenti nella nostra realtà e dare forza a ciascuno di essi, ora e nel futuro», ha dichiarato Michele Quaglia, direttore commerciale e brand di Reale Group. «Per questo abbiamo lavorato alla costruzione di un programma che coinvolge tutta la squadra Reale, agenti, collaboratori e personale di agenzia. È un’opportunità di collaborazione tra direzione e agenzie per un obiettivo comune: curare e preservare le preziose risorse del nostro sistema».
Per Mauro Preatoni, presidente della giunta agenti di Reale Mutua, «Casa Comune rappresenta il risultato di un percorso strategico volto a riconfermare la centralità delle agenzie. L’accordo garantisce continuità con le scelte intraprese in passato e offre risposte concrete alle esigenze oggi più rilevanti per la rete. Il lavoro sviluppato negli ultimi due anni è orientato, inoltre, a valorizzare tutto il personale di agenzia che da sempre rappresenta un fattore strategico di successo».
I DUBBI DEL SINDACATO NAZIONALE AGENTI – Nei primi giorni dello scorso mese di novembre, lo Sna ha inviato una nota ai vertici del Gruppo agenti Reale Mutua, nonché agli iscritti alla rappresentanza agenziale, relativamente all’ipotesi di accordo esprimendo “forte” perplessità non solo per il “mancato coinvolgimento” dell’organizzazione sindacale nella fase di valutazione e negoziazione del testo, ma anche per la presenza di “numerosi profili critici che rendono opportuna una sospensione dell’iter di approvazione e la riapertura del confronto con la compagnia”.
Il 13 novembre scorso, l’accordo in questione è stato votato e approvato (a maggioranza, seppur risicata) dagli iscritti al Gruppo Agenti Reale Mutua in occasione dell’assemblea straordinaria che si è svolta a Bologna. A quel punto Preatoni ha ricevuto mandato dall’assemblea alla sottoscrizione dell’intesa. Lo stesso Preatoni, in merito alle osservazioni dello Sna, ha fatto notare come «le presunte criticità sollevate fanno riferimento alla parte normativa introdotta e approvata con l’Accordo 2018, riconfermata a larga maggioranza nell’Accordo 2023 e rimasta invariata nell’Accordo 2025».
Dopo che Reale Mutua e il Gruppo agenti Reale Mutua hanno comunicato ufficialmente martedì scorso la sottoscrizione dell’accordo, lo Sna ha inviato, nella giornata di oggi, una comunicazione alla compagnia, al gruppo agenti e a tutti gli intermediari della mandante, attraverso la quale ha rimarcato come Reale Mutua “abbia sempre applicato e continui ad applicare l’Accordo nazionale agenti 2003, tuttora vigente” e come l’articolo 2 dell’Ana stabilisca che l’Accordo nazionale “non potrà essere derogato, salvo che esso stesso preveda espressamente la facoltà di deroga ovvero si tratti di deroga a favore dell’agente”.
Per Sna “le disposizioni dell’Accordo integrativo aziendale relative alle indennità di risoluzione e loro modalità e termini di pagamento, risultano peggiorative rispetto a quelle contenute per i medesimi istituti nell’A.N.A. 2003 e dunque con il medesimo incompatibili”. Alla luce di ciò, il sindacato ha invitato Reale Mutua “ad apportare, insieme al gruppo aziendale agenti, le necessarie modifiche all’Accordo integrativo, che lo riconducano al rispetto delle disposizioni previste nell’A.N.A. 2003 in materia di indennità di risoluzione, modalità e termini del loro pagamento”.
Inoltre, si legge nella comunicazione dello Sna, “restano naturalmente salvi e impregiudicati i diritti e le iniziative che i singoli Agenti intenderanno adottare». A questi ultimi, il sindacato ha assicurato “la propria disponibilità per la valutazione e l’assistenza di ogni eventuale azione”.
Fabio Sgroi
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