martedì 16 Settembre 2025

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REALE MUTUA: NEL 2023 PREMI A +12,1%. AUTO A +10,8%

La raccolta diretta ha toccato quota 2,9 miliardi di euro: danni a +6,8%, vita a + 18,8%. Combined ratio in peggioramento.

Nel 2023 Reale Mutua Assicurazioni (capogruppo di Reale Group) ha raccolto premi del lavoro diretto pari a 2,9 miliardi di euro, in aumento del 12,1% rispetto all’esercizio precedente. L’utile netto è stato pari a 12,4 milioni di euro (5,9 milioni di euro a fine 2022). Il Solvency ratio della compagnia è stato pari al 393,79% (369,64% a fine 2022). Il patrimonio netto è risultato stabile rispetto all’esercizio precedente (2,4 miliardi di euro).

DANNI – La raccolta danni è stata pari a 1,8 miliardi di euro (+6,8% rispetto al 2022); il settore auto è cresciuto del 10,8% (l’incidenza sul totale danni è del 35,3%), mentre il non auto del 4,7%. Il combined ratio operativo si è attestato al 106,7% (103,6% nel 2022). Il peggioramento, ha spiegato la compagnia, è stato dovuto a: «un peggioramento del rapporto tra sinistri e premi (loss ratio di competenza) di 15,2 punti percentuali rispetto al 2022 (85,3% contro 70,1%), attribuibile al comparto non auto e principalmente agli eventi atmosferici avvenuti nei mesi di maggio e luglio; un decremento dell’indicatore relativo alle spese di gestione (expenses ratio), che ha raggiunto il 29,4% (30,0% nel 2022); un saldo positivo tra il risultato della riassicurazione passiva e delle altre partite tecniche, per effetto di un significativo trasferimento di oneri per sinistri ai riassicuratori, che ha ridotto il combined ratio operativo di 8 punti percentuali (di effetto opposto nel 2022 con un incremento del combined ratio operativo di 3,5 punti percentuali)». Il risultato del conto tecnico ha registrato un saldo negativo di 77,6 milioni di euro (5,3 milioni di euro nel 2022). La gestione danni ha chiuso con una perdita di 14,5 milioni di euro, contro un utile di 68,4 milioni di euro dell’esercizio precedente.

VITA – La raccolta premi del lavoro diretto nei rami vita è stata pari a 987,9 milioni di euro (+18,8%). Per quanto riguarda le dinamiche relative ai singoli rami, si è registrato un incremento del 22,9% del ramo I, mentre opposte dinamiche hanno interessato il ramo III (che ha mostrato una diminuzione del 49,7% rispetto al 31 dicembre 2022, dovuta a una minore raccolta nel settore delle polizze “multiramo”). Da segnalare la raccolta positiva del ramo VI, grazie a maggiori contributi versati dagli aderenti al fondo pensione e al trasferimento di riserva da fondo pensione preesistente di tipo “Private”. La gestione vita ha chiuso con un utile di 26,9 milioni di euro, contro una perdita di 62,5 milioni di euro dell’esercizio precedente. (fs)

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