La raccolta ha raggiunto i 658 milioni di euro. Il rapporto sinistri a premi ha evidenziato valori elevati per le strutture sanitarie, mentre è risultato inferiore al 100% per le coperture del personale sanitario (settore con profittabilità attesa maggiore).
La raccolta premi totale nel 2022 nella Rc sanitaria è ammontata a 658 milioni di euro, in lieve aumento (+1%) rispetto all’anno precedente. Per il terzo anno consecutivo, dunque, il segno è stato positivo, anche se rispetto al 2011 si è registrato un calo del 10,4%. Circa 530 milioni di euro (81,5% del totale) sono riferiti alle imprese vigilate dall’Ivass (14,1% del ramo Rc generale).
Sempre nel 2022, secondo i dati forniti dall’Ivass, sono stati denunciati 15.795 sinistri (quasi metà relativi al personale sanitario), in diminuzione del 17,2% su base annua. Di questi 15.795 sinistri, il 72,5% sono a riserva e il 20,4% sono senza seguito.
I sinistri sanitari continuano a essere liquidati lentamente. Decorsi tre anni dall’anno di denuncia, poco più della metà dei sinistri accaduti risulta liquidata. La velocità di liquidazione per importi è ancora più contenuta. Nel 2022 solo l’8,9% dei sinistri con seguito è stato liquidato entro l’anno; in termini di importi, questa quota si abbassa all’1,3%.
Il costo medio dei sinistri (cioè la media dei valori medi dei risarcimenti e delle riserve, ponderati rispettivamente con il numero dei pagati definitivi e dei riservati) denunciati nel 2022 è ammontata a 41.639 euro (38.276 euro nel 2021). Esiste, tra i settori, una «rilevante differenziazione». Nel dettaglio, il costo medio è ammontato a 76.000 euro (72.343 euro nel 2021) per le strutture pubbliche, 47.000 euro (32.816 euro nel 2021) per quelle private e 21.000 euro (20.592 euro nel 2021) per il personale sanitario.
A fine 2022, per le generazioni di sinistri accaduti da almeno tre anni, il costo medio era compreso tra 52.000 euro (generazione 2018) e 64.000 euro (generazione 2016).
Sempre nel 2022 si sono verificati 6,8 sinistri (7,6 nel 2021) per ciascuna struttura pubblica assicurata. La frequenza sinistri è ammontata al 32,1% per le strutture private (33,1% nel 2021) e all’1,5% (1,8% nel 2021) per gli operatori sanitari.
Il premio puro (è il prodotto tra la frequenza dei sinistri e il costo medio del sinistro; una differenza negativa tra premio medio e premio puro indica una perdita tecnica prospettica, in quanto i premi raccolti non sono in grado di coprire i costi dei risarcimenti valutati alla fine di ciascun anno di denuncia) è aumentato del 27% per le strutture sanitarie pubbliche rispetto al 2017 (da 407.089 euro a 515.113 euro).
Per le strutture private il premio puro è ammontato a 15.000 euro, in riduzione rispetto al 2017 quando era 25.000 euro. Analogamente, il premio medio è risultato in diminuzione ed è ammontato, nel 2022, a 14.485 euro (15.288 euro nel 2021).
Anche per gli operatori sanitari il premio puro si è ridotto rispetto al 2017 (-40%), risultando al di sotto del premio medio: nel 2022, l’indicatore è stato pari a 319 euro a fronte di un premio medio di 606 euro.
Il rapporto medio dei sinistri a premi (loss ratio) della Rc medica è risultato nel 2022 superiore o prossimo al 100% per alcune generazioni di sinistri. Per la generazione più recente, il loss ratio è risultato elevato per le strutture sanitarie private (107,6%) e per quelle pubbliche (99,2%), mentre il settore del personale sanitario è stato più contenuto (49,6%). (fs)
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