L’80% della raccolta premi fa capo alle prime cinque maggiori compagnie.
 Nel 2020, l’assicurazione per Rc sanitaria ha raccolto premi per 604 milioni di euro, rappresentando il 13,2% della raccolta totale per quel che concerne la Rc generale, di cui la Rc sanitaria fa parte.
Nel 2020, l’assicurazione per Rc sanitaria ha raccolto premi per 604 milioni di euro, rappresentando il 13,2% della raccolta totale per quel che concerne la Rc generale, di cui la Rc sanitaria fa parte.
La quota raccolta dalle prime cinque imprese è aumentata rispetto all’anno precedente. Nel 2020 era infatti pari all’80% contro il 75,5% del 2019. La raccolta delle prime 10 maggiori imprese del settore sul totale è ammontata, sempre nel 2020, al 94,1%.
Ai diversi tipi di unità di rischio sono corrisposti valori differenti di concentrazione: per quanto riguarda la quota raccolta dai primi 5 operatori, quella massima (pari al 99,2%) si è riscontrata per la raccolta premi delle coperture per le strutture pubbliche, che scende all’88,7% per le strutture private e al 71,7% per gli operatori sanitari.
L’Ivass ha rilevato come, anche per effetto della Brexit, nel corso del 2020 gli operatori esteri, in precedenza operanti nel settore in regime di stabilimento, abbiano accelerato l’acquisizione di compagnie italiane, cui hanno ceduto il loro portafoglio. L’80,3% dei premi raccolti nella Rc sanitaria, per un ammontare di 485 milioni di euro, sono attribuibili a imprese con sede principale in Italia vigilate dall’Ivass. Nel 2019 i due valori erano rispettivamente pari a 49,9% e a 289 milioni di euro.
Nel 2020 le imprese a controllo estero, con sede principale in Italia o in altri paesi, hanno raccolto il 92,4% dei premi per le coperture delle strutture pubbliche, il 34,3% per quelle delle strutture private e il 41,6% per quelle del personale sanitario.
Fabio Sgroi
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