mercoledì 22 Ottobre 2025

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RC AUTO: UN AUTOMOBILISTA SU QUATTRO RINNOVA NEL PERIODO DI COMPORTO

È quanto evidenzia una indagine di Facile.it. In media è una operazione che si compie 3 giorni prima della scadenza. E il 3,3% rinnova oltre il limite di tolleranza previsto dalla legge…

Una indagine che ha evidenziato come gli automobilisti rinnovino la polizza Rc auto il più delle volte appena tre giorni prima della scadenza. L’ha condotta Facile.it, broker assicurativo e comparatore on line anche di polizze assicurative, che ha analizzato un campione di oltre 339.000 contratti di rinnovo (si tratta di utenti che tra gennaio e maggio 2021 hanno rinnovato la propria assicurazione tramite Facile.it, mantenendo la propria compagnia assicurativa o cambiandola) scoprendo che c’è anche chi rinnova dopo la scadenza della polizza e quindi dopo il cosiddetto periodo di comporto (15 giorni).

Dall’indagine è emerso che l’11,8% del campione si muove con largo anticipo acquistando la nuova polizza tra i 15 e i 45 giorni prima della scadenza di quella vecchia; l’8,5% lo fa con 10-14 giorni di anticipo, mentre il 25,5% fa tutto all’ultimo momento rinnovando tra le 48 ore prima e il giorno stesso della scadenza.

Gli automobilisti che rinnovano l’assicurazione auto solo dopo la sua scadenza, ma comunque durante il periodo di comporto rappresentano il 25,2%. Il 3,3% rinnova la polizza oltre questo periodo.

Ma quali sono le regioni italiane con più assicurati “ritardatari”? Sempre secondo questa indagine del comparatore al primo posto si trovano gli automobilisti residenti in Abruzzo; qui il 29,6% del campione ha rinnovato la polizza oltre la data di scadenza, entro i 15 giorni di tolleranza concessi dalla legge. Seguono nella graduatoria gli assicurati residenti in Sicilia (29,2%) e in Calabria (28,8%).

Il periodo di comporto viene usato con meno frequenza, invece, dagli automobilisti del Trentino-Alto Adige, dove solo il 21,3% ha rinnovato l’assicurazione durante i 15 giorni di tolleranza. Seguono gli automobilisti del Friuli-Venezia Giulia (22,1%) e dell’Emilia Romagna (23,3%). (fs)

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