Prosegue il calo, negli anni, di questa tipologia di procedimenti: tra il 2010 e il 2020 la diminuzione è del 27,7%.
Al termine del 2020, come ha riportato Tuttointermediari.it in questo articolo, il numero delle cause civili e penali nella Rc auto e natanti è stato pari a 215.569 (di cui 213.484 civili e 2.085 penali), in diminuzione del 2,7% rispetto all’anno precedente.
Concentriamoci sui soli numeri del contenzioso civile, le cui cause pendenti, in ogni grado di giurisdizione, hanno registrato un calo del 2,8% rispetto al 2019. Come si evince dalla tabella sotto (dati Ivass) tra il 2010 e il 2020 la diminuzione del totale delle cause civili è stata pari al 27,7%.
L’Ivass, nel suo bollettino, ha evidenziato la lentezza di formazione del contenzioso e la sua concentrazione nel periodo corrispondente al termine prescrizionale dei due anni (nel 2020 per i sinistri avvenuti nel 2018); un massimo assoluto del numero delle cause civili pendenti nel 2018 (41.482); la frequenza massima sui sinistri a riserva relativa al 2016 (60,2%); la frequenza elevata dei sinistri non in causa ultra-quinquennali (2015 e precedenti) ancora aperti: per gli anni di avvenimento del sinistro 2012 e precedenti sono pari al 66% e nel 2013 il 53,4%.
Le cause civili promosse, ha fatto sapere l’Ivass, «sono state pari a 86.933 (103.933 nel 2019) mentre quelle chiuse sono ammontate a 95.292 (118.361 nel 2019). Il saldo annuale di cause è risultato negativo e pari a -8.359 cause (-14.428 nel 2109). Continua, pertanto, la deflazione del contenzioso pendente rispetto agli anni precedenti».
Fabio Sgroi
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