Il premio medio pagato era pari a 153 euro (premio puro 150 euro). Loss ratio medio al 98%.

Nel 2021 la raccolta lorda nel settore dei ciclomotori è stata di 121 milioni di euro di premi, in calo rispetto all’anno precedente. La riduzione, secondo quanto reso noto dall’Ivass, è stata influenzata dalla diminuzione dei prezzi delle coperture (-2,3% su base annua), solo in parte bilanciata da una dinamica positiva delle unità assicurate (+0,1% su base annua).

L’aumento della frequenza sinistri rispetto al periodo pandemico ha portato a un aumento dell’onere per sinistri lordo (da 96 milioni di euro a 119 milioni di euro): il margine tecnico è stato pari a 2 milioni di euro (-10,4 milioni di euro rispetto al 2019).

Il premio medio pagato per il settore ciclomotori nel 2021 è stato pari a 153 euro (-2,3% rispetto al 2020). Il premio puro si è attestato a 150 euro, vicino ai valori pre-covid.

Nel 2021 la frequenza sinistri per il settore dei ciclomotori è stata pari al 2,6%. La ripresa delle attività economiche ha portato la frequenza sinistri a livelli comparabili al periodo pre-pandemico, anche se era leggermente inferiore al 2019 (differenziale del -0,2%). Il costo medio dei sinistri è risultato pari a 5.709 euro. Il dato è risultato stabile rispetto al 2020, ma si è collocato al di sopra del livello dei costi registrati tra il 2015 e il 2019 (+6,6% rispetto al 2019).

Nel 2021 il segmento dei ciclomotori ha presentato un loss ratio medio del 98% (solo nel 2016 il rapporto sinistri a premi era superiore a questa soglia: 101,5%).

Il settore dei ciclomotori è risultato mediamente il più veloce nella classe delle due ruote: la velocità di liquidazione sugli importi è stata pari al 32,3%. Come nel settore delle autovetture, la velocità di liquidazione è risultata inferiore nelle province del centro-sud: per esempio nel Sud Sardegna e a Matera si è osservato una velocità per importi liquidati inferiore al 10%. (fs)

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