Salvatore Rossi, presidente dell’istituto di vigilanza, sottolinea come nel 2014 il prezzo medio delle polizze Rc auto si sia ridotto dell’8%.
«Per l’Ivass, oltre che un dovere istituzionale, è anche una sfida intellettuale quella di cercare di portare un contributo tecnico concreto alla soluzione di un problema così intricato e incancrenito. Da molti anni l’Italia è il paese dalle tariffe Rc auto più alte nel confronto internazionale; giocano molti fattori, fra tutti l’abnorme presenza di frodi perpetrate ai danni delle compagnie da una minoranza, cospicua e aggressiva, di assicurati». Lo sa bene Salvatore Rossi (nella foto), presidente dell’Ivass, per il quale quello legato alla Rc auto è un vero e proprio “caso”.
In ogni caso, per il numero uno dell’Ivass, i progressi sono «considerevoli», dopo i primi segnali positivi già emersi nel 2013. «Poco mancherebbe a una vera e propria svolta. Secondo la nostra indagine Iper sui prezzi effettivi delle polizze Rc auto (quindi non su quelli di listino, poco indicativi), il prezzo medio nel 2014 si è ridotto di quasi l’8%, proseguendo in una tendenza discendente iniziata l’anno prima. Solo per fare un’ipotesi di lavoro», ha sottolineato Rossi nel corso della sua ultima relazione sull’attività dell’istituto di vigilanza, «se questa tendenza proseguisse allo stesso ritmo nei prossimi anni e i prezzi negli altri paesi europei restassero invece sui livelli del 2012 il divario di prezzo medio fra il nostro paese e il resto d’Europa si annullerebbe entro il 2020».
Fabio Sgroi
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