La raccolta ha registrato un calo a causa della pandemia. Di conseguenza è scesa anche l’incidenza sul totale dei premi.
Come è andato il ramo Rc auto di Intesa Sanpaolo Assicura, la compagnia danni del gruppo Intesa Sanpaolo Vita, nel 2020? I premi lordi contabilizzati sono stati pari a 76,3 milioni di euro, in calo dell’11,2% rispetto a fine 2019. La percentuale sul totale dei premi è scesa dal 12,8% al 10,9%. Nel ramo Corpi veicoli terrestri i premi sono stati pari a 13,9 milioni di euro (-5,5%) con una incidenza del 2% sul totale (2,2% nel 2019). Se si va ad analizzare la raccolta per famiglia di prodotto, il motor ha toccato quota 103 milioni di euro (-8,9%), con una incidenza sul totale pari al 14,7%.
Sempre con riferimento ai rami Rc auto e Cvt, le denunce pervenute sono state pari a 24.849 di cui 5.297 relative al Cvt e 19.552 al ramo Rc auto (non considerando le denunce relative ai sinistri card gestionari) con un decremento rispetto al 2019 che evidenziava un numero di sinistri denunciati pari a 35.012 di cui 6.353 relative al ramo cvt e 28.659 relative al comparto Rc auto.
Il costo dei sinistri pagati, al lordo della riassicurazione e delle spese di liquidazione di diretta imputazione, è ammontato a 60,7 milioni di euro (67,4 milioni di euro nell’esercizio precedente). La velocità di liquidazione è risultata così ripartita: nel Cvt 90,8% per i sinistri di generazione corrente (89,8% nel 2019) e 98,9% per le generazioni precedenti (98,5% nel 2019); nella Rc auto 78,3% per i sinistri di generazione corrente (76,1% nel 2019) e 85,3% per le generazioni precedenti (82,8% nel 2019).
Infine, il saldo tecnico del ramo Cvt ha evidenziato un risultato positivo pari a 3,3 milioni di euro, mentre quello del ramo Rc auto è stato positivo per 1,7 milioni di euro. (fs)
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