Questo consentirebbe di far crescere il fondo sanitario nazionale, a rischio tagli, attraverso un’alleanza tra pubblico e privato.
Istituire urgentemente un tavolo di confronto per l’avvio di un secondo pilastro sanitario che affianchi strutturalmente il servizio sanitario nazionale. A chiederlo a Governo, ministro dell’Economia e delle finanze e della Salute è Rbm Assicurazione Salute, alla luce dell’ipotesi di nuovi tagli (tra 1 e 1,7 miliardi di euro) al fondo sanitario nazionale, che quindi rimarrebbe fermo a quota 111 miliardi senza l’incremento previsto nel Def.
«I possibili ulteriori tagli al fondo sanitario nazionale rendono improrogabile la convocazione urgente di un tavolo di lavoro per rendere disponibili i 15 miliardi di euro attualmente spesi dagli italiani in sanità privata che l’introduzione di un secondo pilastro sanitario aperto a tutti i cittadini potrebbe recuperare a supporto delle politiche del servizio sanitario nazionale, portando indirettamente la dotazione del fondo sanitario nazionale alla cifra record mai raggiunta di 126 miliardi di euro», ha commentato Marco Vecchietti (nella foto), consigliere delegato di Rbm Assicurazione Salute.
«Lo ripetiamo ormai da anni. Bisogna mettere a punto una nuova strategia per la sanità in Italia che rilanci un’alleanza pubblico – privato affiancando strutturalmente un secondo pilastro sanitario ancillare al servizio sanitario nazionale. Diversamente il sistema sanitario è destinato al collasso», ha concluso Vecchietti. (fs)
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