Rispetto a fine 2019 il calo è stato del 2,3%, probabilmente a causa della diffusione della pandemia.
Dopo aver visto i numeri del 2020 del ramo infortuni, Tuttointermediari.it si concentra su quelli del comparto malattia, sulla base dei dati resi noti dall’Ivass nel suo bollettino specifico.
I premi del lavoro diretto italiano nel ramo malattia, raccolti nel 2020 dalle 57 imprese vigilate che hanno esercitato il ramo, sono stati pari a 2,98 miliardi di euro (-2,3% rispetto al 2019), segnando un’interruzione della tendenza positiva dei cinque anni precedenti. Per l’Ivass, la diffusione della pandemia «potrebbe aver concorso all’inversione del trend positivo».
I premi del ramo hanno rappresentato l’8,9% del totale dei premi dei rami danni: nel periodo 2015 – 2020 la quota è stata in costante crescita fino al 2019, per poi stabilizzarsi nell’ultimo anno.
Il premio medio pagato per unità di rischio assicurata, al netto degli oneri fiscali e parafiscali, è risultato pari a 120,5 euro, nettamente inferiore sia rispetto ai 154,1 euro dell’anno precedente, sia in rapporto ai 135,9 euro del 2015. La componente di premio puro è ammontata a 84,7 euro.
Le spese di gestione complessive si sono attestate al 21,9% dei premi, valore minimo del periodo 2015-2020. Il calo dell’expense ratio è stato di sette decimi di punto rispetto al 2019 e di quasi un punto e mezzo in confronto al dato del 2015 (23,3%).
In particolare, le provvigioni totali hanno rappresentato il 14,4% dei premi, in calo di circa un punto rispetto al 2019 e al 2015. Nel periodo 2015 – 2020 il costo di remunerazione della rete distributiva in rapporto ai premi è oscillato dal 16,4% nel 2016 al 14,4% nel 2020. Le provvigioni hanno rappresentato il 65,7% delle spese di gestione, oltre -2,5% sul 2019 (68,3%). Le altre spese di acquisizione e amministrazione ammontano al 7,5% dei premi raccolti, in lieve crescita rispetto al 7,2% dell’anno precedente e in calo di sei decimi di punto rispetto al 2015, valore massimo nel periodo considerato.
Sono stati denunciati 7.700.800 sinistri con seguito accaduti nello stesso anno, molto inferiori (-13,2%) rispetto all’anno precedente, interrompendo un pluriennale trend di crescita. Il calo dei sinistri ha determinato una diminuzione della frequenza sinistri (31,07% contro il 44,9% l’anno precedente).
La velocità di liquidazione per numero dei sinistri denunciati nello stesso anno è ammontata al 64,7%, con una riduzione di circa nove punti rispetto al 2019 (73,5%). In termini di importi pagati, lo stesso indicatore è ammontato al 51,8%, in riduzione di sei punti e mezzo rispetto al 2019 (58,3%). La velocità di liquidazione degli importi entro l’anno successivo a quello di generazione segnala che l’88,6% degli importi per i sinistri accaduti nel 2019 risultavano liquidati entro il 2020, quota sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (88,9%).
Il costo medio dei sinistri indennizzati nell’anno di accadimento è stato pari a 218 euro, in aumento rispetto ai 195 euro per la generazione 2019. Rispetto al 2015, il valore è in decremento (-26,4%).
L’ammontare medio accantonato a riserva, in previsione di esborsi futuri, è stato pari a 371 euro per la generazione di sinistri del 2020, in diminuzione sia rispetto al 2019 (-4,4%) sia rispetto al 2015 (-6,5%). Il costo medio complessivo è stato di 273 euro (+11% sull’anno precedente).
Il risultato del conto tecnico al netto della riassicurazione è ammontato a 178 milioni di euro (6% dei premi di competenza), in crescita (+29,9%) rispetto al 2019. L’aumento dell’utile tecnico di 41 milioni di euro è stato determinato dall’incremento dei premi di competenza (+57 milioni di euro) e dalla riduzione delle spese di gestione (-38 milioni di euro), che hanno compensato il dimezzamento dell’utile degli investimenti (-29 milioni di euro). Gli oneri per sinistri sono risultati invariati. Il risultato tecnico per polizza è stato pari a 7,2 euro, in lieve crescita rispetto ai 6,9 euro del 2019 e leggermente inferiore rispetto al 2015 (8 euro). L’utile atteso per polizza (9,4 euro) è risultato superiore al 2019. (fs)
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