domenica 07 Settembre 2025

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RAMO DANNI E LA RACCOLTA PREMI A -2,4%: MALE LA RC AUTO (-6,5%), BENE IL SETTORE CVT (+2,9%). E SALE L’INCIDENZA DEI PREMI NON AUTO…

I dati dell’Ania relativi al 2015 hanno evidenziato una raccolta di 32 miliardi di euro. La situazione dei vari rami…
 

Raccolta premi danni 2015Una diminuzione nel settore auto (i cui premi hanno registrato una flessione del 5,3%) e un lieve aumento negli altri rami danni (i premi sono cresciuti dello 0,8%, anche per effetto dei segnali di recupero del ciclo economico nazionale).

Questi due fattori hanno determinato la dinamica della raccolta premi nei rami danni che, secondo i dati resi noti dall’Ania, nel 2015 è stata pari a 32 miliardi di euro, con un calo del 2,4% rispetto al 2014 (il riferimento è alle sole imprese nazionali e alle rappresentanze di imprese extraeuropee).

SETTORE AUTO – In particolare, come si evince dalla tabella a fianco (cliccare sopra per ingrandire), il ramo Rc auto e veicoli marittimi ha registrato una diminuzione del 6,5%, mentre il settore Corpi veicoli terrestri ha segnato una crescita pari al 2,9%.

Per il ramo Rc auto si è trattato della quarta variazione negativa consecutiva: dal 2011 al 2015 i premi sono diminuiti di circa il 20% e il volume premi del 2015 (pari a 14,2 miliardi di euro) è tornato ai livelli di 15 anni fa. Il ramo Cvt, invece, con 2,5 miliardi di euro di raccolta a fine 2015, ha interrotto il trend di contrazione che in 7 anni (2008-2014) aveva visto i premi contabilizzati ridursi di circa il 30%. La commercializzazione di queste coperture assicurative, evidenzia l’Ania, è fortemente correlata con la vendita di nuove vetture che era crollata, secondo i dati Aci, di oltre il 40% nel periodo 2009-2013. Nella media del 2015, invece, sempre secondo l’Aci, le nuove vetture hanno registrato una crescita di quasi il 15% dopo la più contenuta crescita già riscontrata nel 2014 (+5,5%).

SETTORE NON AUTO – Hanno registrato una variazione positiva l’assistenza (+10,2%), le perdite pecuniarie (+7,7%), la tutela legale (+6,4%), la malattia (+4,2%), i Corpi veicoli aerei (+2,4%) e la Rc generale (+1,4%). Sono invece risultati in calo i restanti rami danni tra cui credito e cauzione che insieme hanno ridotto i propri premi del 7%, gli Altri danni ai beni (-1,7%), gli infortuni (-0,4%) e il ramo incendio che è rimasto sostanzialmente stabile (-0,2%).

L’incidenza dei premi degli altri rami danni sul totale premi del comparto è salita dal 46,3% del 2014 al 47,9% del 2015, mentre quella del settore auto è diminuita dal 53,7% al 52,1%. I rami più rappresentativi, in termini di market share (dopo il settore auto), rimangono gli infortuni (9,3%), il ramo Rc generale (9,0%) e il ramo Altri danni ai beni (8,5%). Nel 2015, l’incidenza della raccolta danni sul Prodotto interno lordo è stata pari al 2%, come nell’anno precedente.

Fabio Sgroi

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