La diminuzione, rispetto al 2019, è stata del 3,9%. Performance positive solo in Friuli Venezia Giulia, Calabria, Molise e, in misura marginale, in Umbria.
La raccolta di premi lordi contabilizzati del lavoro diretto italiano vita e danni realizzati nel 2020 dalle imprese vigilate Ivass (imprese nazionali e rappresentanze in Italia di imprese extra Spazio economico europeo) è stata pari a 134,8 miliardi di euro, registrando un calo del 3,9% rispetto al 2019. La raccolta assicurativa era localizzata per l’80,5% nel centro-nord del Paese e in particolare per poco più del 61% nelle regioni del nord.
Entrando nel dettaglio, la suddivisione dei premi per area geografica, secondo quanto si legge nel recente bollettino dell’Ivass, è questa: 47,4 miliardi di euro di premi sono stati raccolti nel nord ovest Italia, 31,5 miliardi di euro nel nord est, 25,1 miliardi di euro nel centro, 17,5 miliardi di euro nel sud, 7,6 miliardi di euro nelle isole e 5,7 miliardi attraverso la direzione generale (questa categoria raccoglie i premi non attribuiti ad alcuna specifica area territoriale italiana).
Quasi tutte le regioni hanno subito un calo: le uniche eccezioni hanno riguardato il Friuli Venezia Giulia, la Calabria, il Molise e, in misura marginale, l’Umbria. La raccolta delle direzioni generali è risultata in forte crescita (+23,7%).
Fabio Sgroi
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