sabato 06 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

RACCOLTA PREMI NEL 2017: SFIORATI I 131 MILIARDI DI EURO, CON UN CALO DEL 2,4%

Il dato dell’Ania si riferisce alle imprese di assicurazione nazionali e alle rappresentanze per l’Italia di imprese extra europee. A livello di settore, il vita ha segnato una diminuzione del 3,6%, mentre i danni chiudono con un +1,2%.
  

Arrivano i primi dati, seppur provvisori, relativi all’andamento del settore assicurativo nel 2017. A diffonderli, nella giornata di ieri, è stata l’Ania, sulla base delle informazioni fornite anticipatamente dalle imprese di assicurazione. I dati riguardano in particolare i premi lordi contabilizzati l’anno scorso per il portafoglio diretto italiano dei rami danni e vita. Le imprese che hanno fornito i dati sono quelle con sede legale in Italia, con sede legale in paesi europei ed extra-europei con rappresentanza stabilita in Italia e quelle che operano in regime di libera prestazione di servizi, ma che fanno parte dell’albo gruppi Ivass.

In totale, la raccolta premi ha toccato quota 153 miliardi di euro (-2,2% rispetto al 2016), con questa suddivisione: vita a 115,8 miliardi di euro (-3,1%), danni a 36,8 miliardi di euro (+1,1%).

Nel dettaglio, la raccolta complessiva dei premi delle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra europee ha sfiorato i 131 miliardi di euro, con un calo, in termini omogenei, del 2,4% rispetto al 2016. A questa diminuzione ha contribuito la contrazione dei premi del settore vita (98, 6 miliardi di euro, -3,6%), solo parzialmente controbilanciata dall’aumento dei premi del settore danni (32,3 miliardi di euro, +1,2%).

L’incidenza dei premi totali (vita e danni) sul Prodotto interno lordo rimane comunque significativa, secondo l’Ania, e pari al 7,6%; nel settore del risparmio, le prime indicazioni per il 2017 confermano il ruolo centrale delle polizze vita che continuano a rappresentare una delle forme più importanti di impiego, pari a quasi il 16% dello stock di attività finanziarie delle famiglie italiane, in aumento da circa il 15% del 2016.

Le rappresentanze di imprese europee che operano in Italia in regime di stabilimento (l’incidenza è pari al 6%-7% della raccolta premi totale) hanno registrato nel 2017 una variazione positiva dei premi contabilizzati (8,86 miliardi di euro, +0,7%). L’aumento ha riguardato sia il settore vita (4,4 miliardi di euro, +1,2%), sia il settore danni (4,4 miliardi di euro, +0,2%).

Le imprese che operano in libera prestazione di servizi (Lps) facenti parte di gruppi assicurativi che hanno aderito alla rilevazione (la quasi totalità) hanno contabilizzato 12,8 miliardi di premi, registrando una diminuzione dell’1,4% rispetto al 2016. Queste imprese esercitano esclusivamente il ramo III (polizze linked) e rappresentano circa l’8% della raccolta premi totale.

Per Maria Bianca Farina (nella foto), presidente dell’Ania, «si tratta di risultati che dimostrano la vitalità del settore assicurativo, che conferma la sua centralità in tema di risparmio e protezione delle persone, delle famiglie e delle imprese. Nella situazione attuale italiana, caratterizzata da un’economia in ripresa e da un contesto socio-economico ancora fragile, le assicurazioni possono contribuire sempre di più alla sostenibilità dello sviluppo economico e alla coesione sociale».

Fabio Sgroi

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