Secondo i dati resi noti dall’Ania si tratta della 14esima variazione trimestrale positiva consecutiva che ha portato la raccolta a sfiorare per la prima volta i 24 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno.
Alla fine del secondo trimestre 2024 i premi lordi totali (imprese italiane e rappresentanze di imprese Ue ed extra Ue) del portafoglio diretto italiano nel settore danni hanno raggiunto quota 23,8 miliardi di euro, in aumento del 7,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono dati dell’Ania (vedi tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire) che ha evidenziato come si tratti della 14esima variazione trimestrale positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a sfiorare per la prima volta i 24 miliardi di euro nei primi sei mesi dell’anno.
L’aumento, secondo l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, è ascrivibile, in particolare, sia allo sviluppo del settore non auto, che ha registrato una variazione positiva del 6,2%, sia del settore auto (+10,5%), per effetto soprattutto dell’aumento dei premi del ramo Corpi veicoli terrestri (+15,2%) e, in parte, anche dei premi del ramo Rc auto che hanno registrato un incremento pari all’8,9%.
Per quanto riguarda in non auto, hanno contribuito al risultato tutti i rami assicurativi più rappresentativi in termini di premi: il ramo Rc generale, con un volume premi di quasi 2,8 miliardi di euro (+0,9%); il ramo Malattia, con un volume premi di circa 2,4 miliardi di euro (+12,1%); il ramo Altri danni ai beni, con una crescita dell’8,6%, ha realizzato un volume premi di 2,3 miliardi di euro; il ramo infortuni con 2,1 miliardi di euro è cresciuto del 2% e infine il ramo incendio, con circa 1,7 miliardi di euro, dell’11,6%. Anche se con un peso contenuto sul totale del business danni non auto, si evidenzia la crescita dei rami Corpi veicoli aerei (+29,9%), Rc aeromobili (+18,2%) e Corpi veicoli marittimi (+17,7%). È confermata anche a fine giugno la crescita dei rami Perdite pecuniarie, Tutela legale e Assistenza. In contrazione i premi dei rami credito (-10,2%) e Corpi veicoli ferroviari (-10,7%).
Le sole rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei nei primi sei mesi del 2024 hanno contabilizzato premi per 3,6 miliardi di euro, in aumento del 10,9% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2023. Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale è stato del 15,3%; in particolare, nel settore auto il peso è stato del 10,2%, mentre negli altri rami danni di circa il 19%. Per alcuni rami, questa quota è stata superiore al 40%: merci trasportate (47,9%), Rc aeromobili (52,1%) e credito, per il quale l’incidenza di queste imprese è arrivata a sfiorare l’87%. È rimasta ridotta e inferiore al 10% nei rami corpi veicoli ferroviari dove è assente, nel malattia (5,6%) e nell’incendio (9,8%). La raccolta del settore auto è risultata in aumento del 32,9% (era +39% a fine marzo 2024).
Sono cresciuti sia i premi della Rc auto (+34,1%), sia quelli del ramo corpi veicoli terrestri (+29,8%). I premi del comparto non auto sono aumentati del 4,5%. In particolare, il ramo Rc generale, la cui raccolta da parte di imprese rappresentanze costituisce circa un terzo del totale (circa 0,8 miliardi di euro), ha registrato alla fine del mese di giugno 2024 una diminuzione dell’1%. Tra i rami più rappresentativi che contabilizzano oltre 250 milioni di euro si è registrato l’aumento del ramo infortuni (286 milioni di euro, +2,4%), del ramo Altri danni ai beni (302 milioni di euro, +12,7%). Ramo credito a 379 milioni di euro (-9,7%).
Fabio Sgroi
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