venerdì 31 Ottobre 2025

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RACCOLTA PREMI DANNI NEL PRIMO TRIMESTRE 2023: L’INCREMENTO E’ DELL’11%

Il trend positivo è legato, in particolare, allo sviluppo del settore non auto che ha registrato una variazione positiva di circa il 14%; in crescita (+6,8%) anche i premi auto (Cvt +15,8%, Rc auto +4,1%).  

La sede dell’Ania a Roma

Alla fine del primo trimestre 2023 i premi lordi totali (imprese italiane e rappresentanze di imprese Ue ed extra Ue) del portafoglio diretto italiano nel settore danni hanno raggiunto quota 11,2 miliardi di euro, in aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono dati dell’Ania, che ha evidenziato come si tratti della nona variazione infrannuale positiva consecutiva, che ha portato la raccolta premi a superare per la prima volta gli 11 miliardi alla fine dei primi tre mesi dell’anno.

L’incremento, secondo l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, è ascrivibile, in particolare, allo sviluppo del settore non auto che ha registrato una variazione positiva di circa il 14%; in crescita (+6,8%) i premi del settore auto per effetto soprattutto dell’aumento  dei premi del ramo corpi veicoli terrestri (garanzie incendio/furto, kasko dei veicoli) che hanno segnato un +15,8% e in maniera ridotta anche del ramo Rc auto (+4,1%).

Alla crescita complessiva del comparto non auto (come si evince dalla tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire) hanno contribuito tutti i principali rami assicurativi: in modo particolare il ramo malattia e Rc generale che, con un volume premi rispettivamente di circa 1,2 miliardi di euro e 1,6 miliardi di euro sono cresciuti rispettivamente del 21,2% e del 19,8%; il ramo infortuni con 1,1 miliardi di euro è cresciuto del 6,5%, il ramo incendio con circa 0,8 miliardi di euro del 14,3% e infine il ramo Altri danni ai beni con una crescita del 9,3% e un volume di poco meno di 1 miliardo di euro. Anche se con un peso contenuto sul totale del business danni non auto, si evidenzia la crescita dei rami corpi veicoli aerei (+58,2%) e merci trasportate (+29,1%). Sono cresciuti mediamente dell’8% – 9% i rami perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza.

Le sole rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei nei primi tre mesi del 2023 hanno contabilizzato premi per 1,9 miliardi di euro, in aumento del 23,1% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2022. Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale è stato del 16,8%.

In particolare, nel settore auto il peso è stato dell’8%, mentre negli altri rami danni di oltre il 22%. Per alcuni rami, questa quota è stata superiore al 40%: merci trasportate (42,9%), Rc aeromobili (46%) e credito, per il quale l’incidenza di queste imprese è arrivata a oltre l’86%. È rimasta ridotta e inferiore al 10% nei rami corpi veicoli ferroviari dove è assente, nel malattia (5,3%), nella Rc auto (7,6%), nei corpi veicoli terrestri (9,4%). La raccolta del settore auto è risultata in aumento del 23,9% (era +47% a fine 2022).

Sono cresciuti sia i premi della Rc auto (+22,2%), sia quelli del ramo corpi veicoli terrestri che si sono incrementati del 28,2%. I premi del comparto non auto sono aumentati di quasi il 23%.

In particolare, il ramo Rc generale, la cui raccolta da parte di imprese rappresentanze costituisce circa un terzo del totale (circa 600 milioni), ha registrato alla fine del primo trimestre 2023 un aumento di circa il 35%. Tra i rami più rappresentativi che contabilizzano oltre 150 milioni di euro si è registrato l’aumento del ramo infortuni (164 milioni di euro, +12,2%), di Altri danni ai beni (160 milioni di euro, +18,3%) e del ramo credito (196 milioni di euro, +14,5%).

Fabio Sgroi

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