Raccolta complessiva stabile rispetto al 31 marzo 2016. Continua a rallentare il calo dei premi nella Rc auto.
Al 31 marzo 2017, i premi totali (imprese di assicurazione operanti in Italia e rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi europei ed extra europei) del portafoglio diretto italiano sono stati pari a 8,9 miliardi di euro come nel primo trimestre del 2016, dopo che per 19 trimestri consecutivi si era registrata una variazione tendenziale negativa. È quanto evidenziano i risultati resi noti dall’Ania.
Se da un lato il settore auto (-2%) continua a mostrare una, seppur più contenuta, contrazione, dall’altro i premi degli altri rami danni (+1,8%) confermano la crescita registrata negli ultimi anni.
Nel dettaglio, i premi del ramo Rc auto sono stati pari a 3,4 miliardi, in calo del 3,5% rispetto al primo trimestre del 2016, mentre i premi del ramo Corpi veicoli terrestri sono stati pari a 0,8 miliardi di euro (+5%). Anche gli altri rami danni hanno confermato il trend positivo degli ultimi trimestri, contabilizzando a fine trimestre oltre 4,7 miliardi di euro di premi con un tasso di crescita dell’1,8%.
Entrando nel dettaglio (tabella sotto, cliccare sopra per ingrandire), nel comparto auto si è registrata una diminuzione del 3,5% nel ramo Rc auto e veicoli marittimi e una crescita del 5,4% nel ramo Corpi veicoli terrestri. Si tratta, per il ramo Rc auto, della 19esima variazione tendenziale annuale negativa consecutiva. L’Ania ha evidenziato, tuttavia, come il trend di diminuzione, iniziato nel 2012, sia andato progressivamente rallentando nel corso degli ultimi 5 trimestri. Il ramo Corpi veicoli terrestri (essenzialmente le garanzie incendio/furto, kasko dei veicoli), invece, con 0,8 miliardi di euro di raccolta premi a fine marzo 2017, è risultato in crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente, consolidando la ripresa del comparto avviatasi nel 2015 e proseguita nel corso del 2016 e conseguenza ancora della crescita di nuove immatricolazioni.
Per quanto riguarda gli altri rami danni, la crescita è stata pari all’1,8%. Una variazione positiva superiore alla media nei seguenti rami si è registrata in questi rami: infortuni (+3,5%), Rc veicoli marittimi (+4,4%), perdite pecuniarie (+5,4%), altri danni ai beni (+6,0%), assistenza (+7,1%), malattia (+7,2%) e il ramo tutela legale (+8,6%); sono invece risultati in calo i premi del ramo Rc generale (-1,8%), incendio (-2%), Corpi veicoli marittimi (-7,7%), merci trasportate (-9,6%), Rc aeromobili (-34,5%), Corpi veicoli ferroviari (-45,2%) e Corpi veicoli aerei (-86%). Relativamente alle rappresentanze di imprese dell’Unione Europea (circa 45 imprese che rappresentano oltre il 95% in termini di premi su un totale di 78 imprese attualmente autorizzate), alla fine di marzo 2017, sono stati contabilizzati 1.149 milioni di premi in diminuzione del 3,8% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2016 (era -1,9% la variazione alla fine marzo del 2016).
Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale dei premi è stato del 13%: in particolare nel settore auto il peso è stato del 5%, mentre negli altri rami danni di circa il 20%. In alcuni rami questa quota è stata superiore al 40% come nei rami Corpi veicoli aerei (61%), merci trasportate (47,5%) e nel ramo credito dove l’incidenza di queste imprese è stata pari al 90%.
Il settore auto è risultato in aumento dello 0,3%; in particolare, il ramo Cvt ha registrato un aumento superiore a quello registrato dalle imprese nazionali (8,1% contro 5,1%), mentre il ramo Rc auto ha registrato una variazione negativa più contenuta (-2,6% contro -3,6%). In diminuzione rispetto al 2016, il volume premi dei restanti rami danni (-4,6%).
Fabio Sgroi
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