giovedì 30 Ottobre 2025

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RACCOLTA PREMI DANNI NEL 2022: SI CONFERMA IL SEGNO POSITIVO

L’aumento, rispetto all’anno precedente, è stato del 4,6% a 35,7 miliardi di euro. I dati provvisori dell’Ania. 

Dopo aver riportato i dati Ania (provvisori) relativi ai premi lordi totali contabilizzati nel 2022 e ai premi riferiti al solo ramo vita, Tuttointermediari.it si concentra sui numeri riguardanti il comparto danni.

In particolare, alla fine di dicembre 2022 i premi contabilizzati nei rami danni delle imprese nazionali ed extra-europee sono risultati in crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 35,7 miliardi di euro. Questo risultato, ha spiegato l’Ania, è l’effetto combinato di due andamenti opposti: da un lato un ulteriore calo dei premi del ramo Rc auto (-2,1%) e dall’altro un aumento dei premi negli altri rami danni (+8,2%). (Vedi tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire)

La contrazione del ramo Rc auto è attribuibile al calo registrato dai premi medi che si sono ridotti anche nel 2022 (-2,4%) e il cui effetto sul volume complessivo della raccolta è stato in parte compensato da un aumento del parco di veicoli assicurati (circa +1%). La diminuzione del premio medio è il risultato «sia di una revisione delle politiche tariffarie, che hanno accolto l’evidenza tecnica di una sinistrosità ancora inferiore all’anno precedente la pandemia, sia di una persistente e intensa pressione competitiva tra le imprese». Si è trattato, per questo ramo, dell’11esimo anno di variazione negativa o nulla del premio medio praticato, che ha portato a un calo complessivo del volume premi dal 2011 al 2022 di oltre 6 miliardi in valore assoluto (di cui oltre 1,6 miliardi tra il 2019 e il 2022) e del 35% in termini percentuali (circa -12% nell’ultimo triennio).

Per quanto riguarda gli altri rami danni, si sono registrati aumenti dei premi raccolti in tutti i rami. Quelli che hanno registrato una variazione positiva uguale o superiore alla media, sono stati: Rc generale (+8,2%), altri danni ai beni (+8,3%), i rami credito e cauzione (+10,5%), malattia (+12,5%), trasporti (+13,8%) e perdite pecuniarie (+23,3%). Hanno mostrato tassi di crescita inferiori alla media, ma comunque positivi, i rami: infortuni (+4,3%), incendio (+6,2%), corpi veicoli terrestri (+6,3%),   tutela legale (+6,4%) e assistenza (+7%). Nel 2022, l’incidenza della raccolta danni sul Prodotto interno lordo è stata pari all’1,9%, in linea con l’anno precedente.

Le rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei che operano in Italia in regime di stabilimento hanno contabilizzato premi per 5,9 miliardi di euro, in aumento del 15,3%  rispetto a quanto rilevato nel 2021.

I premi del ramo Rc auto (poco più di 970 milioni di euro) sono risultati in aumento del 14,5%. I rami diversi dalla Rc auto hanno registrato una variazione positiva anche più elevata (+15,5%). In particolare, il ramo Rc generale, più rappresentativo in termini di premi rispetto agli altri (con un volume premi di 1,3 miliardi di euro, circa il 25% del totale settore), ha registrato nel 2022 una variazione positiva dell’11,9%. Tra i rami più rappresentativi che hanno contabilizzato oltre 400 milioni di euro si è registrato l’aumento del ramo infortuni (488 milioni di euro, +7,9%), del ramo Altri danni ai beni (636 milioni di euro, +13,1%) e del ramo credito (727 milioni di euro, +31,6%).

Fabio Sgroi

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